Un’esistenza Immortale



Scegliere di confrontarsi con il corpo, con l’altrui forma perfetta. Osservarne il movimento, l’eterna perfezione.

Non è il corpo e forse non più il “Bello” sul quale dal secolo dei lumi in poi, storici, archeologi, intellettuali e artisti hanno riversato dalle loro penne fiumi d’inchiostro su cosa sia e cosa rappresenti per noi e per gli antichi. In questa indagine lo sguardo di Annamaria Atti Maccaferri non immortala solo la splendida galleria di gessi Settecenteschi che hanno formato generazioni di artisti e incantato viaggiatori, copie uniche e autentiche da originali greci e romani, ancora oggi conservati nei corridoi di una delle Accademia di Belle Arti più antiche del bel Paese, quella di Bologna. Ma infonde di nuovo linfa nella posa “infinita” della Nike di Samotracia, indugia senza rallentare nel molle abbandono del Fauno Barberini, esita senza oscillare di fronte al Gladiatore.



Alessia Marchi


ANNAMARIA ATTI MACCAFERRI/ NOTE BIOGRAFICHE


I suoi primi lavori incominciano a metà degli anni 80, dipinge grandi tele usando e mescolando colori acrilici a ritagli di giornale e fotografie. Le sue creazioni sono sempre piene di carattere, inizia a esporre e ad ogni inaugurazione la gente partecipa sempre numerosa.

Incuriosisce, provoca, allude e gioca, mostrandosi a volte,dentro ai suoi dipinti.

Oggi si dedica solo alla fotografia, la sua passione per l'arte contemporanea è vissuta anche come collezionista, nella sua casa di Bologna si possono ammirare le opere di significativi artisti da tutto il mondo.