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Annamaria Massari
Prima mostra antologica delle opere di Anna Maria Massari, l’artista leccese nata nel 1929 e scomparsa nel 1993, a cura di Lorenzo Madaro.
Comunicato stampa
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Avrà luogo a Lecce, dal 16 al 26 ottobre 2009, nelle sale del Monastero di San Giovanni Evangelista (via delle Benedettine, Lecce), la prima mostra antologica delle opere di Anna Maria Massari, l’artista leccese nata nel 1929 e scomparsa nel 1993, a cura di Lorenzo Madaro.
L’inaugurazione avrà luogo alle ore 18.30 del 16 ottobre, alla presenza del professor Massimo Guastella, docente di Storia dell’Arte contemporanea presso l’Università del Salento, e di Lorenzo Madaro, curatore della mostra. In questa occasione sarà presentata una pubblicazione contenente un testo storico-critico e apparati a firma di Lorenzo Madaro e contributi di Grazia Chiesa (critica d’arte), Ilderosa Laudisa (storica dell’arte), e Maurizio Nocera (scrittore).
L’esposizione consentirà una visione panoramica sulla produzione artistica di Anna Maria Massari, dalle opere degli anni Cinquanta (alcune primissime opere appartengono al decennio precedente) alle esperienze legate all’incisione, degli anni Sessanta e Ottanta, fino alle opere sperimentali realizzate con fogli di cellophane trasparenti e la tecnica del collage.
Racconta Francesco Porpora, figlio di Annamaria Massari: “Circa un anno fa ricevevo una telefonata davvero inattesa: era Lorenzo Madaro, un giovane studente di Beni Culturali, che mi proponeva di ordinare una mostra antologica dedicata a mia madre Anna Maria Massari, scomparsa nel 1993. Da anni pensavo alla necessità di un'iniziativa del genere che permettesse alle nuove generazioni di conoscere il percorso creativo di Anna Maria, ed a chi ha condiviso con lei una parte della propria esistenza di ripercorrerne tracce e comuni esperienze. Oggi, grazie al paziente lavoro di coordinazione e di ricerca svolto da Lorenzo ed ai numerosi, preziosissimi contributi, quel progetto diventa realtà, arricchito da una pubblicazione che, tra le altre cose, analizza a fondo l'importante esperienza del Gruppo Terra d'Otranto, un collettivo tutto al femminile di cui Anna Maria faceva parte, e che ha segnato con la propria presenza quasi un quindicennio di vita artistica salentina”.
Questo il commento di Lorenzo Madaro, curatore della mostra: “La mostra dedicata ad Anna Maria Massari nasce come momento di riflessione sull’attività dell’artista salentina. I primi mesi di preparazione dell’esposizione sono stati impiegati per ricercare il materiale bibliografico e, attraverso la fattiva collaborazione di Francesco Porpora, il figlio dell’artista, e le testimonianze di alcuni artisti e collezionisti amici di Anna Maria, radunare le opere appartenenti ai vari cicli creativi. Subito dopo abbiamo progettato la pubblicazione a corredo della mostra”.
La pubblicazione contiene una dettagliata ricostruzione filologica composta da un testo storico-critico di Lorenzo Madaro e dagli apparati bio-bibliografici curati dallo stesso autore. A questi si aggiungono i contributi di tre autori che, a vario titolo, hanno vissuto il mondo dell’arte e della cultura degli anni Settanta-Ottanta: Ilderosa Laudisa, che facendo anche riferimento ad alcune esperienze culturali personali, ha ricostruito un ritratto privato della Massari. La Laudisa ha inoltre fornito alcuni elementi utili per comprendere il ruolo e la condizione della donna nel mondo della cultura della fine degli anni Settanta.
“Quello”, commenta Madaro a questo proposito, “è stato un periodo fondamentale nella ricerca artistica di Anna Maria che infatti fondò allora, assieme a Rita Guido, Rosa Maria Francavilla, Pina Sparro e Marisa Romano, il Gruppo Terra d’Otranto, un collettivo che l’ha vista impegnata in una fervida attività espositiva”.
Maurizio Nocera poi, nel suo intervento, ha svelato inediti retroscena di una collettiva intitolata Mostra d’arte dei pittori salentini per la Pace e la Vita, contro la guerra nucleare, da lui ordinata nel 1984 nelle sale della Biblioteca Provinciale di Lecce, ed ha citato alcuni ritratti della Massari firmati da Antonio L. Verri, Rita Guido Francesco Porpora e Antonio Massari.
Grazia Chiesa infine ha preferito redigere una lettera in cui ha brevemente ripercorso alcuni momenti della ricerca artistica di Anna Maria, rammentando i soggetti delle incisioni che l’artista ha proposto nelle numerose esposizioni organizzate in collaborazione con l’agenzia milanese D’Ars, diretta dalla stessa G. Chiesa.
Il progetto della mostra è stato ben accolto dalle Monache Benedettine di Lecce che hanno dimostrato la loro disponibilità nell’ospitarla all’interno di tre sale del monastero di S. Giovanni Evangelista.
L’esposizione si articolerà dunque in tre sale: la prima custodirà le opere degli anni Cinquanta e Sessanta, sebbene le prime prove nel disegno e nella scultura, frutto di precoci interessi artistici, siano addirittura degli anni Quaranta, quando Anna Maria è poco più che una fanciulla. L’operatività della Massari è poi documentata fino al 1968, anno in cui si ritira dalle scene dell’arte; riprenderà a lavorare, timidamente, nel 1977, dedicandosi a dei ritratti del fratello e del figlio. Due anni dopo fondò il Gruppo Terra d’Otranto e tornò a dedicarsi con maggiore continuità all’opera grafica. In questo primo ambiente saranno dunque visibili alcune incisioni dei primi anni Ottanta, ma è nella seconda sala che l’operatività di questo decennio viene testimoniata maggiormente, attraverso l’esposizione di alcune opere grafiche e tecniche miste mediante le quali Anna Maria proseguì la sua ricerca figurativa. L’ultima sala sarà dedicata alle esperienze sperimentali degli anni Ottanta fino ai primi Novanta, realizzate mediante l’ausilio di fogli di cellophane trasparenti e dell’incisione.
L’inaugurazione avrà luogo alle ore 18.30 del 16 ottobre, alla presenza del professor Massimo Guastella, docente di Storia dell’Arte contemporanea presso l’Università del Salento, e di Lorenzo Madaro, curatore della mostra. In questa occasione sarà presentata una pubblicazione contenente un testo storico-critico e apparati a firma di Lorenzo Madaro e contributi di Grazia Chiesa (critica d’arte), Ilderosa Laudisa (storica dell’arte), e Maurizio Nocera (scrittore).
L’esposizione consentirà una visione panoramica sulla produzione artistica di Anna Maria Massari, dalle opere degli anni Cinquanta (alcune primissime opere appartengono al decennio precedente) alle esperienze legate all’incisione, degli anni Sessanta e Ottanta, fino alle opere sperimentali realizzate con fogli di cellophane trasparenti e la tecnica del collage.
Racconta Francesco Porpora, figlio di Annamaria Massari: “Circa un anno fa ricevevo una telefonata davvero inattesa: era Lorenzo Madaro, un giovane studente di Beni Culturali, che mi proponeva di ordinare una mostra antologica dedicata a mia madre Anna Maria Massari, scomparsa nel 1993. Da anni pensavo alla necessità di un'iniziativa del genere che permettesse alle nuove generazioni di conoscere il percorso creativo di Anna Maria, ed a chi ha condiviso con lei una parte della propria esistenza di ripercorrerne tracce e comuni esperienze. Oggi, grazie al paziente lavoro di coordinazione e di ricerca svolto da Lorenzo ed ai numerosi, preziosissimi contributi, quel progetto diventa realtà, arricchito da una pubblicazione che, tra le altre cose, analizza a fondo l'importante esperienza del Gruppo Terra d'Otranto, un collettivo tutto al femminile di cui Anna Maria faceva parte, e che ha segnato con la propria presenza quasi un quindicennio di vita artistica salentina”.
Questo il commento di Lorenzo Madaro, curatore della mostra: “La mostra dedicata ad Anna Maria Massari nasce come momento di riflessione sull’attività dell’artista salentina. I primi mesi di preparazione dell’esposizione sono stati impiegati per ricercare il materiale bibliografico e, attraverso la fattiva collaborazione di Francesco Porpora, il figlio dell’artista, e le testimonianze di alcuni artisti e collezionisti amici di Anna Maria, radunare le opere appartenenti ai vari cicli creativi. Subito dopo abbiamo progettato la pubblicazione a corredo della mostra”.
La pubblicazione contiene una dettagliata ricostruzione filologica composta da un testo storico-critico di Lorenzo Madaro e dagli apparati bio-bibliografici curati dallo stesso autore. A questi si aggiungono i contributi di tre autori che, a vario titolo, hanno vissuto il mondo dell’arte e della cultura degli anni Settanta-Ottanta: Ilderosa Laudisa, che facendo anche riferimento ad alcune esperienze culturali personali, ha ricostruito un ritratto privato della Massari. La Laudisa ha inoltre fornito alcuni elementi utili per comprendere il ruolo e la condizione della donna nel mondo della cultura della fine degli anni Settanta.
“Quello”, commenta Madaro a questo proposito, “è stato un periodo fondamentale nella ricerca artistica di Anna Maria che infatti fondò allora, assieme a Rita Guido, Rosa Maria Francavilla, Pina Sparro e Marisa Romano, il Gruppo Terra d’Otranto, un collettivo che l’ha vista impegnata in una fervida attività espositiva”.
Maurizio Nocera poi, nel suo intervento, ha svelato inediti retroscena di una collettiva intitolata Mostra d’arte dei pittori salentini per la Pace e la Vita, contro la guerra nucleare, da lui ordinata nel 1984 nelle sale della Biblioteca Provinciale di Lecce, ed ha citato alcuni ritratti della Massari firmati da Antonio L. Verri, Rita Guido Francesco Porpora e Antonio Massari.
Grazia Chiesa infine ha preferito redigere una lettera in cui ha brevemente ripercorso alcuni momenti della ricerca artistica di Anna Maria, rammentando i soggetti delle incisioni che l’artista ha proposto nelle numerose esposizioni organizzate in collaborazione con l’agenzia milanese D’Ars, diretta dalla stessa G. Chiesa.
Il progetto della mostra è stato ben accolto dalle Monache Benedettine di Lecce che hanno dimostrato la loro disponibilità nell’ospitarla all’interno di tre sale del monastero di S. Giovanni Evangelista.
L’esposizione si articolerà dunque in tre sale: la prima custodirà le opere degli anni Cinquanta e Sessanta, sebbene le prime prove nel disegno e nella scultura, frutto di precoci interessi artistici, siano addirittura degli anni Quaranta, quando Anna Maria è poco più che una fanciulla. L’operatività della Massari è poi documentata fino al 1968, anno in cui si ritira dalle scene dell’arte; riprenderà a lavorare, timidamente, nel 1977, dedicandosi a dei ritratti del fratello e del figlio. Due anni dopo fondò il Gruppo Terra d’Otranto e tornò a dedicarsi con maggiore continuità all’opera grafica. In questo primo ambiente saranno dunque visibili alcune incisioni dei primi anni Ottanta, ma è nella seconda sala che l’operatività di questo decennio viene testimoniata maggiormente, attraverso l’esposizione di alcune opere grafiche e tecniche miste mediante le quali Anna Maria proseguì la sua ricerca figurativa. L’ultima sala sarà dedicata alle esperienze sperimentali degli anni Ottanta fino ai primi Novanta, realizzate mediante l’ausilio di fogli di cellophane trasparenti e dell’incisione.
16
ottobre 2009
Annamaria Massari
Dal 16 al 26 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
MONASTERO DELLE BENEDETTINE DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA
Lecce, Via Delle Benedettine, 4, (Lecce)
Lecce, Via Delle Benedettine, 4, (Lecce)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 17 alle 20
Vernissage
16 Ottobre 2009, ore 18.30
Autore
Curatore