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Annamaria Targher – Umani
Con la nuova mostra Umani si registra un’attenzione ed il frapponimento di una lente rivolte all’universo animato ed al groviglio dell’essere umano.
Comunicato stampa
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Con la nuova mostra Umani si registra un’attenzione ed il frapponimento di una lente rivolte all’universo animato ed al groviglio dell’essere umano.
Con Umani, nel contempo, la scienza ha voluto identificare un sesto gusto legato inesorabilmente alla cultura contemporanea ed identificabile col glutammato monosodico, un sapore che in cucina pare omologare e standardizzare le nostre percezioni, soffocandoci in un gusto diffuso e diffusivo.
L’artista, in questi ultimi mesi, si è voluta confrontare con questo tema, abbandonando (per immergersi nell’umani) l’opzione astratta: estrema meditathio (o rassegnazione?) sull’imperare in arte della declinazione figurativa, quando non esclusivamente iperrealista.
Il lavoro svolto ha condotto così ad una retromarcia rispetto al credo nel gesto come sismografo del temperamento e degli umori dell’artefice, nella direzione di un’equipollenza tra l’io desideroso di comunicare ed i materiali chiamati in causa. L’impiego di un particolare tessuto, ed in particolare la sua non facile reperibilità, ha portato l’artista ad uscire frequentemente dal proprio studio e ad intessere – mediare rapporti umani inediti e disparati. L’aver individuato nel “damascato”in particolare, l’opportunità di espressione di valori preziosi (al pari dell’unicità di una traccia manuale) ma soprattutto cangianti, (quindi umanamente volubili, intemperanti) ha compiuto l’azzeramento tra il significato portato dall’artista ed il significante offerto dal medium, così profondamente indagato.
L’accostamento, e talvolta il surplus, nell’impiego del tessuto damascato edita però anche un esito decisamente pop per non dire kitsch, anche se è assente il concetto di ready made, in quanto il tessuto veicola esattamente se stesso e non rimanda ad altro: va a definire cioè spazi - arredi asfittici (rivelandone la vanità), dalle improbabili prospettive che schiacciano ed intorpidiscono uomini la cui dignità è riscattata esclusivamente dall’intervento di una grafia calda e partecipata dell’artista.
Con Umani, nel contempo, la scienza ha voluto identificare un sesto gusto legato inesorabilmente alla cultura contemporanea ed identificabile col glutammato monosodico, un sapore che in cucina pare omologare e standardizzare le nostre percezioni, soffocandoci in un gusto diffuso e diffusivo.
L’artista, in questi ultimi mesi, si è voluta confrontare con questo tema, abbandonando (per immergersi nell’umani) l’opzione astratta: estrema meditathio (o rassegnazione?) sull’imperare in arte della declinazione figurativa, quando non esclusivamente iperrealista.
Il lavoro svolto ha condotto così ad una retromarcia rispetto al credo nel gesto come sismografo del temperamento e degli umori dell’artefice, nella direzione di un’equipollenza tra l’io desideroso di comunicare ed i materiali chiamati in causa. L’impiego di un particolare tessuto, ed in particolare la sua non facile reperibilità, ha portato l’artista ad uscire frequentemente dal proprio studio e ad intessere – mediare rapporti umani inediti e disparati. L’aver individuato nel “damascato”in particolare, l’opportunità di espressione di valori preziosi (al pari dell’unicità di una traccia manuale) ma soprattutto cangianti, (quindi umanamente volubili, intemperanti) ha compiuto l’azzeramento tra il significato portato dall’artista ed il significante offerto dal medium, così profondamente indagato.
L’accostamento, e talvolta il surplus, nell’impiego del tessuto damascato edita però anche un esito decisamente pop per non dire kitsch, anche se è assente il concetto di ready made, in quanto il tessuto veicola esattamente se stesso e non rimanda ad altro: va a definire cioè spazi - arredi asfittici (rivelandone la vanità), dalle improbabili prospettive che schiacciano ed intorpidiscono uomini la cui dignità è riscattata esclusivamente dall’intervento di una grafia calda e partecipata dell’artista.
14
agosto 2009
Annamaria Targher – Umani
Dal 14 al 23 agosto 2009
arte contemporanea
Location
SALA COMUNALE
Folgaria, Via Roma, 60, (Trento)
Folgaria, Via Roma, 60, (Trento)
Orario di apertura
Lun. – Dom.: 10.30 – 12.30 17.00 – 19.30 21.00 - 22.00
Vernissage
14 Agosto 2009, ore 18
Sito web
www.annamariatargher.it
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