L’Associazione Culturale Extra Moenia, con sede a Todi in Palazzo Viviano degli Atti ora Pensi, è lieta di annunciare questa esposizione personale di Antonella Zazzera, artista poco più che trentenne il cui lavoro è tra i più interessanti ed originali del panorama artistico attuale.

Nel 2004 Antonella Zazzera dà vita alla serie degli Armonici, strutture complesse realizzate attraverso la sedimentazione del filo di rame che, come lei stessa spiega, nascono dall’esigenza di riportare l’Essere nella sua dimensione originaria: la Natura. In essa l’uomo si riscopre, rintraccia i propri ritmi e si identifica nella curva: espressione della totalità dell’Essere e concretizzazione della sua struttura ciclica ed armonica. Ed è proprio la curva la condizione/dimensione costante che va a caratterizzare gli Armonici proposti in mostra, in un allestimento progettato dall’artista che per l’occasione ha realizzato una grande istallazione di due elementi (580x130x5 cm ciascuno) che andrà ad adagiarsi, in parte a terra ed in parte sospesa, nella prima sala della galleria. Nella seconda sala saranno proposti una serie di Armonici di piccole e medie dimensioni realizzati nel corso del 2008.


La luce ha generato le mie forme. Nate dalla luce è giusto che tornino alla luce e che grazie a questa vivano. La luce materializza gli Armonici, plasma le superfici, le rende vibranti e leggere, ne esalta la purezza ed il cromatismo. La luce si insinua tra i fili di rame, rende vive le mie forme non forme, le definisce e le determina ma al tempo stesso le rende vaghe. A volte penso che gli Armonici abbiano la forma della carezza della luce…



La mostra è accompagnata da un volume con testi di Fabrizio D’Amico, Massimo Mattioli e Federico Sardella, realizzato in collaborazione con Fioretto Arte Contemporanea, Padova e Grossetti Arte Contemporanea, Milano.



Antonella Zazzera è nata a Todi (PG) nel 1976, dove vive e lavora.

Studia all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia dove si diploma in Pittura nel 1999. La sua ricerca artistica spazia dalla pittura alla fotografia alla scultura e si fonda sul “segnotraccia”: archetipo visivo e sensitivo che diviene identificazione totale con l’essere nel suo divenire. L’attuale lavoro si presenta come il risultato di un percorso che, partendo dall’indagine fotografica, l’ha portata ad indagare la centralità della Luce nella definizione dello Spazio e della Forma.

Nel 2005 vince il 1° Premio per la giovane Scultura Italiana istituito dall’Accademia Nazionale di San Luca a Roma. Espone in numerose collettive in spazi pubblici e privati, sia in Italia che all’estero, e tra le sue più recenti esposizioni personali sono da ricordare quelle alla Fioretto Arte Contemporanea, Padova e al Museo della Musica, Bologna nel 2008; alla Grossetti Arte Contemporanea, Milano nel 2007 e alla Galleria G+G, Pesaro, con Giuseppe Spagnulo, nel 2006.