Due proposte pittoriche lanciano la nuova sede romana di Artsinergy. Una stagione di doppie personali con giovani autori italiani. Due stanze, un unico spazio: un artista in ogni stanza.
Prima tappa con Antonello Bulgini e Lucia Lamberti

Antonello Bulgini incarna una pittura stratificata e inclassificabile. Ci conduce in un viaggio nei generi e nei riferimenti storici del dipingere, dentro un complesso sistema figurativo che elabora visioni catalizzanti e anomale. Pittura come fecondazione generativa di immaginari oltre la tipicità della citazione. I riferimenti, di fatto, generano ibridi che si combinano tra di loro, secondo metodi e libertà che appartengono ai modelli multitasking del presente. Al contempo, la fecondazione genera una continua azione iconografica, un dinamismo che elabora le varie matrici per codificare nuove combinazioni attive. L’estetica della diversità si esprime per Bulgini con superfici, materiali e tecniche di inesauribile sperimentazione. Ogni opera un mondo autonomo, ogni mondo una scoperta che ci spiazza, mettendo alla prova le nostre certezze visive.
www.antonellobulgini.it

Lucia Lamberti adotta un metodo pittorico di forte riconoscibilità estetica. La sua pennellata netta diviene una sorta di seconda pelle che “veste” l’immagine mediatica, come se una sovrapittura sotto controllo si mettesse sopra l’immaginario di natura elettronica. I temi prescelti agiscono con atteggiamento similare, a conferma di un metodo che fonde l’artificio della forma con la natura del contenuto. Per la mostra si tratta di figure femminili tratte da pellicole cinematografiche. Donne particolari con aria decisa, pistole in mano e sguardi che hanno coscienza critica e peso storico. Tutto è azione esplicita, bloccata nell’istante catartico, nel climax spasmodico del gesto estremo. Al contempo, l’azione fisica diviene fecondazione pittorica, vera e propria analisi del frammento, occhio mediatico dentro l’occhio multiforme della pittura.
www.lucialamberti.it