Ho pensato di presentare una selezione di ventiquattro lavori, una ricerca dedicata alla sperimentazione di differenti materiali e tecniche, che racconta un percorso, una indagine sulle dinamiche di visione e percezione del senso di permeabilità fra interno ed esterno di una esperienza sensibile. Un percorso che cerca e ospita l’idea di luogo come spazio di contatto, di incontro e di dialogo, uno spazio in divenire la cui pelle è oggetto di continua trasformazione, una necessità, in questo contesto, di mostrare non solo delle immagini, ma dei rapporti fra le immagini. L’ interesse per il processo di trasformazione è sempre stato un nucleo strutturale del mio operare, un punto di riferimento nei differenti codici espressivi che coniugo molte volte in dialogo tra pittura, azione performativa e video.
Siamo socialmente immersi in una rete obesa di contatti, ‘contatto permeabile‘ si rivolge a quei contatti relazionali utili e fruttuosi.
‘incontri in cantiere’
sono luoghi di contatto, di indagine e di scambio in spazi disegnati che mi piace chiamare ‘cantieri‘, spazi trasparenti, contenitori energetici la cui forma disegnata rispetta quel rapporto di proporzione numerica che la natura racchiude in sé. Cantiere come luogo permeabile d’incontro, luogo di lavoro, luogo privato di uno studio o pubblico di una galleria, di un museo, di una piazza, un raccoglitore di idee e di azioni, produttore di armonia e contrasto, di equilibrio e squilibrio, uno spazio di contatto dedicato alla relazione creativa ed alla relazione proficua.
Antonia Fontana