Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Antonio Canova – Antonio Canova
L’occasione è offerta da una prima assoluta: la presentazione per la prima volta al pubblico di un ritratto dello scultore di interesse del tutto particolare. Non per la qualità artistica dell’opera, che pure è notevole, ma perché è il testimone di una frequentazione, o meglio di una convivenza, che accompagnò buona parte della vita del maestro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo quella dedicata a Michelangelo Grigoletti ancora una raffinata esposizione intorno ad un capolavoro ritrovato.
A proporla, dal 16 maggio al primo agosto 2009, è la Galleria Nuova Arcadia, nel cuore dell'antico Ghetto di Padova.
Protagonista di questa nuova proposta è Antonio Canova o meglio il suo volto.
L'occasione è offerta da una prima assoluta: la presentazione per la prima volta al pubblico di un ritratto dello scultore di interesse del tutto particolare. Non per la qualità artistica dell'opera, che pure è notevole, ma perché è il testimone di una frequentazione, o meglio di una convivenza, che accompagnò buona parte della vita del maestro.
A dipingere il ritratto nel 1793 fu infatti Luigia Giuli, una delle poche presenze femminili nella quotidianità domestica di Canova.
La Giuli, che aveva 8 anni più del maestro, fu donna tutt'altro che priva di cultura e di gusto. Gli rimase costantemente a fianco a partire dal 1786, negli anni del suo soggiorno romano, con un ruolo formale di governante ma, in realtà, di figura di riferimento tanto che il maestro, quando lei mori nel 1811, la pianse come sua "madre morale".
Canova aveva in molto conto la donna e si fidava del suo gusto "per esser dotata di gran genio e talento, se impiegato lo avesse nelle belle arti, vi sarebbe riuscita a meraviglia , giacché talvolta il di lei parere fu adottato dall'egregio artista per dare alle sue opere qualche correzione".
Luigia Giuli ritrasse Canova in un olio di ridotte dimensioni, quasi una miniatura o foto domestica, come avviene per una persona particolarmente cara di cui si vuole sempre presente il volto, sia pure in effigie.
Il piccolo olio pervenne ad una famiglia padovana, donato al conte Daniele Ippolito degli Oddi che frequentò lo studio e la casa romana del Canova di cui fu amico e confidente.
Il piccolo, preziosissimo olio, ora restaurato, è il cuore di una mostra in cui compaiono altri ritratti dello scultore, in pittura ma anche in scultura come la bellissima erma in bronzo capolavoro del veneziano Antonio d'Este o uno degli esemplari del ritratto-icona del Canova tratti da Thomas Lawrence o l'altro famoso ritratto di Giovan Battista Lampi.
Il tutto inserito in una carrellata di importanti opere veneziane del periodo canoviano, da Bison a Grigoletti, nonché da incisioni su e da Canova.
A proporla, dal 16 maggio al primo agosto 2009, è la Galleria Nuova Arcadia, nel cuore dell'antico Ghetto di Padova.
Protagonista di questa nuova proposta è Antonio Canova o meglio il suo volto.
L'occasione è offerta da una prima assoluta: la presentazione per la prima volta al pubblico di un ritratto dello scultore di interesse del tutto particolare. Non per la qualità artistica dell'opera, che pure è notevole, ma perché è il testimone di una frequentazione, o meglio di una convivenza, che accompagnò buona parte della vita del maestro.
A dipingere il ritratto nel 1793 fu infatti Luigia Giuli, una delle poche presenze femminili nella quotidianità domestica di Canova.
La Giuli, che aveva 8 anni più del maestro, fu donna tutt'altro che priva di cultura e di gusto. Gli rimase costantemente a fianco a partire dal 1786, negli anni del suo soggiorno romano, con un ruolo formale di governante ma, in realtà, di figura di riferimento tanto che il maestro, quando lei mori nel 1811, la pianse come sua "madre morale".
Canova aveva in molto conto la donna e si fidava del suo gusto "per esser dotata di gran genio e talento, se impiegato lo avesse nelle belle arti, vi sarebbe riuscita a meraviglia , giacché talvolta il di lei parere fu adottato dall'egregio artista per dare alle sue opere qualche correzione".
Luigia Giuli ritrasse Canova in un olio di ridotte dimensioni, quasi una miniatura o foto domestica, come avviene per una persona particolarmente cara di cui si vuole sempre presente il volto, sia pure in effigie.
Il piccolo olio pervenne ad una famiglia padovana, donato al conte Daniele Ippolito degli Oddi che frequentò lo studio e la casa romana del Canova di cui fu amico e confidente.
Il piccolo, preziosissimo olio, ora restaurato, è il cuore di una mostra in cui compaiono altri ritratti dello scultore, in pittura ma anche in scultura come la bellissima erma in bronzo capolavoro del veneziano Antonio d'Este o uno degli esemplari del ritratto-icona del Canova tratti da Thomas Lawrence o l'altro famoso ritratto di Giovan Battista Lampi.
Il tutto inserito in una carrellata di importanti opere veneziane del periodo canoviano, da Bison a Grigoletti, nonché da incisioni su e da Canova.
16
maggio 2009
Antonio Canova – Antonio Canova
Dal 16 maggio al primo agosto 2009
arte antica
Location
GALLERIA NUOVA ARCADIA
Padova, Via San Martino E Solferino, 10/12, (Padova)
Padova, Via San Martino E Solferino, 10/12, (Padova)
Orario di apertura
mostra chiusa le domeniche ed i festivi ore 10 /12,30 e 16/19,30
Vernissage
16 Maggio 2009, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore