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Antonio Cantamesse – Una pittura come gesto culturale
La corrente pittorica che più si avvicina alla nuova narrazione artistica dell’artista sembra delinearsi in un nuovo tipo di Espressionismo Astratto: un ensemble tra l’atteggiamento poetico degli espressionisti tedeschi e la visione non figurativa delle correnti astratte.
Comunicato stampa
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La corrente pittorica che più si avvicina alla nuova narrazione artistica di Cantamesse sembra delinearsi in un nuovo tipo di Espressionismo Astratto: un ensemble tra l’atteggiamento poetico degli espressionisti tedeschi e la visione non figurativa delle correnti astratte.
L’artista, che abbiamo imparato a conoscere attraverso i cicli pittorici: “Contrasti interni”, “Oroscopo”, “La semantica arcaica”, “Gli ostensori”, “I totem”, continua sul percorso evolutivo della propria ricerca, confluendo ora dentro un linguaggio dalle forme non necessariamente definite, per approdare in narrazioni contemporanee cariche di scenari di bellezza, contro le insidie di una qualunque idea di degrado.
Si tratta di rappresentazioni intrinseche al piacere visivo, un compiacimento individuale che non si manifesta più esclusivamente attraverso lo studio iniziale dell’opera ma si concretizza al momento della stesura del colore, nel desiderio di liberarsi il più possibile dai condizionamenti e vibrare insieme alle proprie emozioni.
Delle precedenti esperienze rimane la maturità artistica delle scelte coloristiche, simboliche o semplicemente volute dall’artista per un senso evoluto di azzardare sorprendenti accostamenti tendenti a visualizzare i desideri scaturiti nell’istante della realizzazione.
Rimane inoltre il senso di proporzioni delle campiture che ora, superando concetti di immediata fruizione, viene elaborato con stesure decise e dinamiche.
Se vogliamo fare dei riferimenti, possiamo trovare dei rimandi ad alcune opere di Gerhard Richter, come tipo di esperienza in cui cimentarsi, nella scelta di un ideale punto di partenza verso l’esigenza di una rinnovata evoluzione personale.
Seguendo l’astrazione di una psicologia di pensiero, Cantamesse potrebbe presentare le opere affidando loro un semplice numero, in virtù di quella libertà espressiva che si fregia di affidarsi completamente al fruitore, invece si cimenta in una scelta di argomentazioni che, in maniera spontanea, scaturiscono prima, durante o dopo l’esecuzione.
Così, nell’autonomia culturale che gli appartiene, si affida a un gesto artistico, percepito in quel determinato istante, attuando una sintesi fra un atteggiamento intimistico e un altro prettamente di natura impulsiva, nella scia di una pittura come gesto culturale.
Antonio Cantamesse, nato a Lodi nel 1950, vive in Brianza, architetto, docente di storia dell’arte, pittore, critico d’arte e letterario, poeta, autore della parte letteraria (SIAE, sez. musica, pseudonimo: Campiello).
Volumi pubblicati: Sentimenti per Venezia (1983), Tracce dinamiche (1984), Protagonisti & Protagonismi (1993).
Volumi riferiti alla pittura: La semantica arcaica di Antonio Cantamesse (1984), Gli ostensori di Cantamesse (1985), Antonio Cantamesse pittore - I totem e altre opere (1988).
Il primo periodo pittorico, caratterizzato dall’esperienza di un nuovo simbolismo astratto con i cicli: Contrasti interni, Oroscopo, La semantica arcaica, Gli ostensori, I totem, ha avuto un significativo riconoscimento con la mostra personale a Villa Erba di Cernobbio dal 2 al 31 luglio 1988; dopodiché, nei cicli: Eventi, Esopianeti, Rimandi, Impianti, Contaminazioni, 100%, ha gradualmente abbracciato come naturale evoluzione un nuovo tipo di espressionismo astratto.
Alle sue opere sono stati assegnati numerosi premi nazionali. Inserito nel catalogo “Lombardia Beni Culturali” (portale del patrimonio culturale lombardo): http://www.lombardiabeniculturali.it/ricerca/ e-mail: arch.cantamesse@gmail.com
Hanno scritto di lui: P. F. Bertazzini, F. Cajani, L. Cavadini, E. Fabiani, C. Franza, F. Moccagatta, M. Monteverdi, A. Nardi, A. Peracchio, C. Ravasi, A. Sala, R. Sanesi, E. Scampini, V. Sironi.
Eventi personali: Galleria Nuova Sfera (Milano), Galleria Garibaldi (Desio), Canale 6 - oroscopo (Milano), Villa Brivio (Brugherio), Galleria Olga (Seregno - 1984), Galleria Olga, (Seregno - 1985), Museo Civico (Lodi), Galleria Il Torchio (Lodi), Gruppo Giornalisti Brianza - marchio dell’associazione - premiato (Seregno), Centro Culturale Italo-Brasiliano (Milano), Villa Erba (Cernobbio), Teatro san Rocco (Seregno), Charter Lions Club - serigrafia su ceramica (Eupilio).
Eventi collettivi: Santuario (Seregno), Centro Culturale Banca d’Italia (Roma), Quartiere fieristico - finalista (Milano), Galleria Olga (Seregno), Galleria Garibaldi (Desio), Galleria Civica (Campione d’Italia), Galleria Civica - foto (Campione d’Italia), Curia Arcivescovile (Milano), Galleria Civica Mariani (Seregno), Centro Culturale - Arte Rassegna (Sovico), Museo Diocesano Vescovile - Seminario (Caltanissetta), “1° Concorso Nazionale di Pittura” - premiato (Barzanò), Villa Erba (Cernobbio), Museo (Laveno Mombello), Villa Erba - grafica internazionale (Cernobbio), Banca d’Italia (Roma), Chiesa dell’Angelo (Lodi), Palazzo Sormani (Milano), Municipio (Albavilla), Salone di Via Tasso (Bergamo), Circolo della Stampa (Milano), Galleria Civica Mariani (Seregno), Hungarian National Gallery (Budapest), Museo delle Collezioni (Bucarest), Basilica di Santa Maria in Montesanto (Roma), Galleria Bolzani (Milano), Foresteria dell’Annunziata (Seregno), Museo Pio XI (Desio), Galleria Seno - selezionato (Milano), Palazzo Trentini (Trento), Circolo degli artisti (Albissola Marina), Luogo della memoria - Vajont (Longarone).
L’artista, che abbiamo imparato a conoscere attraverso i cicli pittorici: “Contrasti interni”, “Oroscopo”, “La semantica arcaica”, “Gli ostensori”, “I totem”, continua sul percorso evolutivo della propria ricerca, confluendo ora dentro un linguaggio dalle forme non necessariamente definite, per approdare in narrazioni contemporanee cariche di scenari di bellezza, contro le insidie di una qualunque idea di degrado.
Si tratta di rappresentazioni intrinseche al piacere visivo, un compiacimento individuale che non si manifesta più esclusivamente attraverso lo studio iniziale dell’opera ma si concretizza al momento della stesura del colore, nel desiderio di liberarsi il più possibile dai condizionamenti e vibrare insieme alle proprie emozioni.
Delle precedenti esperienze rimane la maturità artistica delle scelte coloristiche, simboliche o semplicemente volute dall’artista per un senso evoluto di azzardare sorprendenti accostamenti tendenti a visualizzare i desideri scaturiti nell’istante della realizzazione.
Rimane inoltre il senso di proporzioni delle campiture che ora, superando concetti di immediata fruizione, viene elaborato con stesure decise e dinamiche.
Se vogliamo fare dei riferimenti, possiamo trovare dei rimandi ad alcune opere di Gerhard Richter, come tipo di esperienza in cui cimentarsi, nella scelta di un ideale punto di partenza verso l’esigenza di una rinnovata evoluzione personale.
Seguendo l’astrazione di una psicologia di pensiero, Cantamesse potrebbe presentare le opere affidando loro un semplice numero, in virtù di quella libertà espressiva che si fregia di affidarsi completamente al fruitore, invece si cimenta in una scelta di argomentazioni che, in maniera spontanea, scaturiscono prima, durante o dopo l’esecuzione.
Così, nell’autonomia culturale che gli appartiene, si affida a un gesto artistico, percepito in quel determinato istante, attuando una sintesi fra un atteggiamento intimistico e un altro prettamente di natura impulsiva, nella scia di una pittura come gesto culturale.
Antonio Cantamesse, nato a Lodi nel 1950, vive in Brianza, architetto, docente di storia dell’arte, pittore, critico d’arte e letterario, poeta, autore della parte letteraria (SIAE, sez. musica, pseudonimo: Campiello).
Volumi pubblicati: Sentimenti per Venezia (1983), Tracce dinamiche (1984), Protagonisti & Protagonismi (1993).
Volumi riferiti alla pittura: La semantica arcaica di Antonio Cantamesse (1984), Gli ostensori di Cantamesse (1985), Antonio Cantamesse pittore - I totem e altre opere (1988).
Il primo periodo pittorico, caratterizzato dall’esperienza di un nuovo simbolismo astratto con i cicli: Contrasti interni, Oroscopo, La semantica arcaica, Gli ostensori, I totem, ha avuto un significativo riconoscimento con la mostra personale a Villa Erba di Cernobbio dal 2 al 31 luglio 1988; dopodiché, nei cicli: Eventi, Esopianeti, Rimandi, Impianti, Contaminazioni, 100%, ha gradualmente abbracciato come naturale evoluzione un nuovo tipo di espressionismo astratto.
Alle sue opere sono stati assegnati numerosi premi nazionali. Inserito nel catalogo “Lombardia Beni Culturali” (portale del patrimonio culturale lombardo): http://www.lombardiabeniculturali.it/ricerca/ e-mail: arch.cantamesse@gmail.com
Hanno scritto di lui: P. F. Bertazzini, F. Cajani, L. Cavadini, E. Fabiani, C. Franza, F. Moccagatta, M. Monteverdi, A. Nardi, A. Peracchio, C. Ravasi, A. Sala, R. Sanesi, E. Scampini, V. Sironi.
Eventi personali: Galleria Nuova Sfera (Milano), Galleria Garibaldi (Desio), Canale 6 - oroscopo (Milano), Villa Brivio (Brugherio), Galleria Olga (Seregno - 1984), Galleria Olga, (Seregno - 1985), Museo Civico (Lodi), Galleria Il Torchio (Lodi), Gruppo Giornalisti Brianza - marchio dell’associazione - premiato (Seregno), Centro Culturale Italo-Brasiliano (Milano), Villa Erba (Cernobbio), Teatro san Rocco (Seregno), Charter Lions Club - serigrafia su ceramica (Eupilio).
Eventi collettivi: Santuario (Seregno), Centro Culturale Banca d’Italia (Roma), Quartiere fieristico - finalista (Milano), Galleria Olga (Seregno), Galleria Garibaldi (Desio), Galleria Civica (Campione d’Italia), Galleria Civica - foto (Campione d’Italia), Curia Arcivescovile (Milano), Galleria Civica Mariani (Seregno), Centro Culturale - Arte Rassegna (Sovico), Museo Diocesano Vescovile - Seminario (Caltanissetta), “1° Concorso Nazionale di Pittura” - premiato (Barzanò), Villa Erba (Cernobbio), Museo (Laveno Mombello), Villa Erba - grafica internazionale (Cernobbio), Banca d’Italia (Roma), Chiesa dell’Angelo (Lodi), Palazzo Sormani (Milano), Municipio (Albavilla), Salone di Via Tasso (Bergamo), Circolo della Stampa (Milano), Galleria Civica Mariani (Seregno), Hungarian National Gallery (Budapest), Museo delle Collezioni (Bucarest), Basilica di Santa Maria in Montesanto (Roma), Galleria Bolzani (Milano), Foresteria dell’Annunziata (Seregno), Museo Pio XI (Desio), Galleria Seno - selezionato (Milano), Palazzo Trentini (Trento), Circolo degli artisti (Albissola Marina), Luogo della memoria - Vajont (Longarone).
03
dicembre 2016
Antonio Cantamesse – Una pittura come gesto culturale
Dal 03 all'undici dicembre 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA CIVICA EZIO MARIANI
Seregno, Via Camillo Benso Di Cavour, 26, (Monza E Brianza)
Seregno, Via Camillo Benso Di Cavour, 26, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 16.30 - 19.30
domenica ore 10.30 - 12.30 e 16.30 - 19.30
Vernissage
3 Dicembre 2016, ore 17.00
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