Escludendo -per ovvie ragioni- un discorso autocritico su questa mia mostra, mi preme comunicare lo stato d'animo che caratterizza il mio rapporto con la mia terra, il Salento, rapporto di stretta correlazione, donde, pur nella assoluta libertà del gesto pittorico, nella suggestione trasmessami dal paesaggio, avverto che é la forza della natura contemplata a guidare la mia mano, infondermi certezza d'operato.

Direi, pertanto, con dovuta cautela, che in ciò si adombra un che di "religioso" da me devoluto alla natura.

E subito mi sovviene, per una sorta di analogia, quel che affermava Van Gogh, artista che ho molto amato : "la natura e le cose – egli diceva- bisogna amarle, e così intensamente da perdersi per un finale ritrovarsi" ...così io, paesaggista per vocazione da ormai molti lustri, costantemente, nella stagione propizia per un "pittore all'aperto", inseguo i "fantasmi" che la natura contemplata mi fa nascere nella mente.

Antonio Carallo

Antonio Carallo é nato a Neviano (Lecce) nel 1938. Diplomatosi nel 1967 presso l'Accademia di belle Arti di Lecce, dal 1973 è docente di Anatomia Artistica nello stesso istituto