Da circa un anno lo Spazio Esperide si pone l’obiettivo di indagare e di proporre il lavoro di giovani artisti italiani. Chiude la stagione espositiva autunnale la corposa mostra personale di Antonio De Luca (Pompei, 1977), artista di origini napoletane e valenzano d’adozione: più di trenta opere tra oli di grande formato e minuti acquerelli a riassumere un’attività artistica intensa ed ormai più che decennale. De Luca ha al suo attivo un nutrito curriculum espositivo, avviato nel 1995 e proseguito con regolarità fino alle importanti esposizioni recenti - la collettiva Cartefatti alla Galleria Studiolegale di Roma e la personale milanese Nel giardino presso Nowhere Gallery.

De Luca approfondisce una ricerca figurale ormai matura che si avvale della linea pittorica e del disegno in modo istintivo per dare forma a soggetti e scene quotidiane, trasfigurate da prospettive insolite e tagli fotografici. Ogni quadro è ottenuto tracciando un segno denso di materia cromatica spremuta dal tubetto, in modo deciso e privo di ripensamenti, direttamente sulla carta. Una tecnica naive ed insieme consapevole, dalla quale nascono figure dilatate in modo irregolare per effetto degli aloni oleosi che concorrono a tracciare lo spazio dei corpi, pur non definendolo.