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Antonio Minervini – Utopia / I non luoghi
Le opere si impregnano del senso di ricerca, di sogno, di adesione al senso più profondo del piacere di rivelare, di scoprire, di sperimentare, di offrire nuove visioni e soluzioni, al proprio pensiero ed alla comprensione degli altri
Comunicato stampa
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Le opere si impregnano del senso di ricerca, di sogno, di adesione al senso più profondo del piacere di rivelare, di scoprire, di sperimentare, di offrire nuove visioni e soluzioni, al proprio pensiero ed alla comprensione degli altri. Se in generale è così per moltissimi, è ancor più vero per chi in silenzio, quasi in sordina, continua la propria ricerca nel chiuso delle proprie emozioni fin dalla giovane età, e per questo che Antonio Minervini, interpreta la “forma/materia” per quel che concerne l’operare in pittura come di una coppia di concetti relativi, perché la materia è il principio di indeterminazione, il sostrato comune che viene organizzato e strutturato dal principio di determinatezza, o forma. La forma non è una sostanza separata (come le idee platoniche), ma è l'essenza intrinseca, la sostanza fondamentale delle cose sensibili. La coppia materia-forma traduce, a livello fisico, la dottrina metafisica della potenza e dell'atto. Il titolo di questa mostra personale di Antonio Minervini è “Utopia/ i non luoghi”, dal greco ou+topoV , "non-luogo" e, al contempo, da eu+topoV "luogo felice": è il titolo di una celebre opera di Tommaso Moro; Utopia è un'isola immaginaria in cui regna (a differenza che nella realtà) la giustizia e il bene. L’esempio dei tempi vissuti in gioventù come prodigi da riordinare in questi tempi, hanno sedotto l’operare dell’artista, che negli anni settanta del 900 si appropria del senso utopico delle idee irrealizzabili, perché pure e belle nel percorrerne le idee, ma l’artista si seduce anche con strutture che dallo Psichedelico, un neologismo coniato dalla parola greca anima, ψυχή (psiche), e manifestare, δήλος (delos), utilizzato per la prima volta nel 1956 da Humphry Osmond in una lettera ad Aldous Huxley per definire le sostanze che "liberano il pensiero dalle sovrastrutture delle convenzioni sociali"che applica alla geometria. "La pittura deve essere interamente costruita da elementi puramente plastici, vale a dire colori e aree. Un elemento pittorico non ha alcun altro significato al di fuori di sé, e di conseguenza il dipinto non ha altro significato al di fuori di sé'. Da ciò quello che le sue opere offrono, dei non luoghi che attraverso la plasticità psichedelica aprono una porta verso l’impossibile, la geometria non concreta, il pensiero non espresso, i luoghi non luoghi e un esperimento già definitivo. Ma siamo in cammino verso altre utopie, con Minervini che si immerge nel pensiero e nella bellezza del fare libero per nuovi non luoghi ancora da scoprire.
13
maggio 2014
Antonio Minervini – Utopia / I non luoghi
Dal 13 al 26 maggio 2014
arte moderna e contemporanea
Location
FONOTECA
Napoli, Via Raffaele Morghen, 31, (Napoli)
Napoli, Via Raffaele Morghen, 31, (Napoli)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle ore 12.00 alle ore 01.00 e domenica e lunedì dalle ore 18.00 alle ore 01.00
Vernissage
13 Maggio 2014, ore 18.30
Autore
Curatore