Fumetti! Occasioni e suggestioni è l’omaggio che Antonio Possenti ha voluto dedicare per i quarant’anni di Lucca Città del Fumetto, alla vigilia dell’inaugurazione della celebre rassegna Lucca Comics.

Venti opere appartenenti alla stagione creativa più recente di questo autore continuamente ispirato rivisitano, con spunti enigmatici e sorprendenti e mai in chiave illustrativa o didascalica, alcuni dei protagonisti storici del mondo dei comics: da Popeye a Superman, da Charlie Brown a L’Uomo Mascherato, da Mandrake a Batman…

Un’esposizione senza precedenti, in grado di incuriosire e affascinare i molti ammiratori di Possenti come l’occasionale visitatore, che avrà modo di apprezzare questo inusuale avvenimento.



Scrive nella prefazione in catalogo Giovanni Marchi, Presidente del Comitato per le celebrazioni dei 40 anni di Lucca Città del Fumetto: «Un omaggio importante e allo stesso intimo, perché fatto da chi vive e ama intensamente la sua città, da chi, con il suo mondo incantato, l’ha saputa rappresentare nella sua magia, facendo vibrare quella sottile linea d’ombra che talvolta ci spinge a chiederci se si tratti di sogno o realtà.»



Pertinente anche la riflessione di Lorenzo Azzi: «Il fumetto per Antonio Possenti diventa un nuovo stimolante pretesto per interrogare il tempo, per assecondare incontri, accostamenti e libere associazioni, per favorire il ritorno del rimosso e la riemersione di quelle formazioni di compromesso, che sono i suoi quadri, dove l’elemento onirico è potentissimo.»



Illuminate un passaggio della presentazione di Luigi Ficacci: «Possenti è artista radicalmente moderno. Della condizione più sostanziale dell’arte moderna condivide lo spietato controllo del proprio talento esecutivo per piegarlo alla ragione espressiva di ogni singola opera; e siccome il suo è un talento vertiginoso, siamo al limite della rinuncia. Qualunque dipinto di Possenti, a guardarlo così dappresso da astrarsi dalla visione completa e non vedere più l’opera, contiene un’esuberanza sterminata di episodi esecutivi, così sontuosamente diversificati, da potere ciascuno costituire il soggetto di se stesso e reggere da solo un quadro intero.»