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Antonio Riello – Community Face
Per riflettere sulla “comunità”, parola chiave della nona edizione del
festivalfilosofia, Antonio Riello ha realizzato una maschera in cartone
raffigurante il proprio autoritratto tenendo conto delle fattezze etniche
della comunità modenese.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per riflettere sulla “comunità”, parola chiave della nona edizione del
festivalfilosofia, Antonio Riello ha realizzato una maschera in cartone
raffigurante il proprio autoritratto tenendo conto delle fattezze etniche
della comunità alla quale, seppure temporaneamente, ha deciso di
appartenere: quella della popolazione risiedente a Modena.
Il suo
ritratto è stato infatti modificato considerando le percentuali etniche
attualmente presenti nella città emiliana che lo ospita.
L’artista auspica che gran parte dei visitatori presenti a Modena per il
festivalfilosofia la indossino come segno di appartenenza alla
comunità cittadina. Le maschere, prodotte in grande quantità, sono
distribuite in galleria fin dal giorno dell’inaugurazione oppure
scaricabili dal sito internet.
L’artista parte dal concetto di “Face of the Future” sviluppato dalla
University of St. Andrews (UK) che ha lo scopo di rappresentare
appunto il volto “medio” della popolazione inglese dei prossimi anni.
Un apposito software sviluppato dall’Università rende infatti possibile
trasformare i volti secondo una divisione morfologica che prevede
quattro tipi base che possono essere miscelati fra loro: caucasico,
africano, medio oriente, estremo oriente. In proposito anche il libro
“Future Face” di Sandra Kempt arriva a conclusioni analoghe.
Tale modello è stato adattato dall’artista alle specifiche
caratteristiche della città. Dopo una approfondita analisi della
demografia del centro storico di Modena, basata sui dati del Comune
(anno 2008), la maschera dovrebbe correttamente rappresentare un
volto di tipo europeo al 70% (con fattezze comunque più
mediterranee che nordiche) alle quali si dovrebbe aggiungere un
10% di fattezze “mediorientali”, un 9% di fattezze “africane” e un 11%
di fattezze “estremorientali”.
Oggi anche nella provincia italiana il concetto di comunità (e quindi di
identità) è profondamente mutato e, indipendentemente da come lo
si voglia valutare, questo cambiamento ci vede tutti coinvolti. Una
riflessione in tale direzione risulta urgente e necessaria per un artista
come Riello, da sempre attento e spietato osservatore della società
italiana contemporanea.
Oltre alla maschera di cartone, segno di apparteneza alla società
locale, l'artista ha realizzato negli spazi della galleria due installazioni
fotografiche sul tema della comunità: Black Power e Politburo.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Nuovagrafica-
APM Edizioni.
Antonio Riello è nato a Marostica nel 1958, vive e lavora fra Asiago e
Londra. Ha esposto le sue opere in numerosi musei italiani ed esteri.
www.antonioriello.com
festivalfilosofia, Antonio Riello ha realizzato una maschera in cartone
raffigurante il proprio autoritratto tenendo conto delle fattezze etniche
della comunità alla quale, seppure temporaneamente, ha deciso di
appartenere: quella della popolazione risiedente a Modena.
Il suo
ritratto è stato infatti modificato considerando le percentuali etniche
attualmente presenti nella città emiliana che lo ospita.
L’artista auspica che gran parte dei visitatori presenti a Modena per il
festivalfilosofia la indossino come segno di appartenenza alla
comunità cittadina. Le maschere, prodotte in grande quantità, sono
distribuite in galleria fin dal giorno dell’inaugurazione oppure
scaricabili dal sito internet.
L’artista parte dal concetto di “Face of the Future” sviluppato dalla
University of St. Andrews (UK) che ha lo scopo di rappresentare
appunto il volto “medio” della popolazione inglese dei prossimi anni.
Un apposito software sviluppato dall’Università rende infatti possibile
trasformare i volti secondo una divisione morfologica che prevede
quattro tipi base che possono essere miscelati fra loro: caucasico,
africano, medio oriente, estremo oriente. In proposito anche il libro
“Future Face” di Sandra Kempt arriva a conclusioni analoghe.
Tale modello è stato adattato dall’artista alle specifiche
caratteristiche della città. Dopo una approfondita analisi della
demografia del centro storico di Modena, basata sui dati del Comune
(anno 2008), la maschera dovrebbe correttamente rappresentare un
volto di tipo europeo al 70% (con fattezze comunque più
mediterranee che nordiche) alle quali si dovrebbe aggiungere un
10% di fattezze “mediorientali”, un 9% di fattezze “africane” e un 11%
di fattezze “estremorientali”.
Oggi anche nella provincia italiana il concetto di comunità (e quindi di
identità) è profondamente mutato e, indipendentemente da come lo
si voglia valutare, questo cambiamento ci vede tutti coinvolti. Una
riflessione in tale direzione risulta urgente e necessaria per un artista
come Riello, da sempre attento e spietato osservatore della società
italiana contemporanea.
Oltre alla maschera di cartone, segno di apparteneza alla società
locale, l'artista ha realizzato negli spazi della galleria due installazioni
fotografiche sul tema della comunità: Black Power e Politburo.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Nuovagrafica-
APM Edizioni.
Antonio Riello è nato a Marostica nel 1958, vive e lavora fra Asiago e
Londra. Ha esposto le sue opere in numerosi musei italiani ed esteri.
www.antonioriello.com
18
settembre 2009
Antonio Riello – Community Face
Dal 18 settembre al 31 ottobre 2009
fotografia
arte contemporanea
performance - happening
arte contemporanea
performance - happening
Location
BETTA FRIGIERI ARTE CONTEMPORANEA
Modena, Via Giovanni Muzzioli, 8, (Modena)
Modena, Via Giovanni Muzzioli, 8, (Modena)
Orario di apertura
da mercoledì a venerdì ore 16.00-19.30
sabato ore 10.00-12.30 e 16.00-19.30
Vernissage
18 Settembre 2009, ore 18.00
Editore
APM
Autore
Curatore