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APPESI A UN FILO – Essere artisti davanti alla contemporaneità
APPESI A UN FILO – Essere artisti davanti alla contemporaneità
Mostra annuale dei soci artisti della Permanente.
Inaugurazione: 5 maggio ore 17
Apertura: 6–16 maggio 2025, tutti i giorni 10–13 / 14:30–18
Museo della Permanente, via Turati 34, Milano
Ingresso libero.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
APPESI A UN FILO – Essere artisti davanti alla contemporaneità
A cura della Commissione Artistica 2024–2025
Carlo Catiri, Davide Ferro, Massimo Romani
Inaugurazione: lunedì 5 maggio 2025, ore 17.00
Apertura al pubblico: 6–16 maggio 2025
Orari: tutti i giorni, 10.00–13.00 / 14.30–18.00
Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente
Museo della Permanente, via Turati 34, Milano
Ingresso libero
“Appesi a un filo” è la mostra annuale dei soci artisti della Permanente: un progetto espositivo che indaga il senso di precarietà esistenziale, cifra profonda del nostro tempo. Un vivere sospeso, privo di certezze, segnato da trasformazioni improvvise e disorientanti che alterano il nostro rapporto con la realtà.
Curata dalla Commissione Artistica della Permanente – composta da Carlo Catiri, Davide Ferro e Massimo Romani – la rassegna presenta oltre centotrenta opere tra pittura, scultura, fotografia e installazioni, offrendo uno spaccato ricco e variegato della sensibilità artistica contemporanea.
Il titolo allude a una condizione universale: vivere in un mondo fluido, instabile, dove i punti di riferimento tradizionali sembrano dissolversi. In questo scenario, l’arte si fa bussola e resistenza: un filo da seguire – come quello di Arianna – per ritrovare direzione, senso, possibilità di linguaggio.
Le opere, letteralmente “appese a un filo”, diventano metafora di fragilità, ma anche di una persistente capacità umana di generare bellezza nel disordine. In questa tensione tra instabilità e desiderio di rinascita, la mostra si configura come un gesto coraggioso: un’esplorazione poetica e critica del presente, che fa dell’atto creativo un atto di speranza.
Tra gli artisti in mostra, Massimo Girelli presenta l’opera Dinamismo Estetico – Entanglement (2016–2024), olio su tela con medaglia in oro e argento (24×30 cm; diam. 8,5 cm).
Ultima tappa di una serie avviata nel 2002, l’opera è concepita come un conto alla rovescia che richiama l’intensità della mostra “0.10 – Ultima Esposizione Futurista”. È una riflessione sulla precarietà dell’esistenza e sulla crisi della comunicazione in epoca digitale, tra intelligenza artificiale e divergenze culturali. Il passaggio visivo dal quadrato al cerchio simboleggia la ciclicità della vita, mentre la medaglia incarna la fragilità del successo.
Pensata come sintesi della propria ricerca estetica, l’opera si articola in tre elementi – superficie, cornice e azione – e rende omaggio a Umberto Boccioni, rievocandone idealmente la morte avvenuta nel 1916 a Verona. Un tributo alla simultaneità e al dinamismo futurista, in dialogo continuo con passato, presente e futuro.
Massimo Girelli (Verona, 1969) è artista e docente. Diplomato all’Accademia di Brera, ha insegnato nei licei artistici Brera, Caravaggio e Boccioni di Milano. Dal 2016 è titolare di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Verona.
Tra le sue opere recenti si ricordano LUNA IN BRA (2022) e C’è vita su Marte! (2023), in bilico tra ironia e concettualità. Ha esposto in sedi prestigiose come la Società Belle Arti di Verona, Palazzo della Gran Guardia, Villa Farsetti a Santa Maria di Sala, il Monastero di Cairate, nonché in contesti internazionali a Londra, Mâcon e Innsbruck.
La sua poetica si nutre della grande eredità del Novecento – da Mondrian a Malevič, da Picasso a Hamilton – intrecciando rigore formale e tensione concettuale. Le sue opere raccolgono suggestioni duchampiane e riflessioni ispirate a Manzoni, Fabro e Pistoletto, in un costante confronto tra arte, pensiero e forma.
A cura della Commissione Artistica 2024–2025
Carlo Catiri, Davide Ferro, Massimo Romani
Inaugurazione: lunedì 5 maggio 2025, ore 17.00
Apertura al pubblico: 6–16 maggio 2025
Orari: tutti i giorni, 10.00–13.00 / 14.30–18.00
Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente
Museo della Permanente, via Turati 34, Milano
Ingresso libero
“Appesi a un filo” è la mostra annuale dei soci artisti della Permanente: un progetto espositivo che indaga il senso di precarietà esistenziale, cifra profonda del nostro tempo. Un vivere sospeso, privo di certezze, segnato da trasformazioni improvvise e disorientanti che alterano il nostro rapporto con la realtà.
Curata dalla Commissione Artistica della Permanente – composta da Carlo Catiri, Davide Ferro e Massimo Romani – la rassegna presenta oltre centotrenta opere tra pittura, scultura, fotografia e installazioni, offrendo uno spaccato ricco e variegato della sensibilità artistica contemporanea.
Il titolo allude a una condizione universale: vivere in un mondo fluido, instabile, dove i punti di riferimento tradizionali sembrano dissolversi. In questo scenario, l’arte si fa bussola e resistenza: un filo da seguire – come quello di Arianna – per ritrovare direzione, senso, possibilità di linguaggio.
Le opere, letteralmente “appese a un filo”, diventano metafora di fragilità, ma anche di una persistente capacità umana di generare bellezza nel disordine. In questa tensione tra instabilità e desiderio di rinascita, la mostra si configura come un gesto coraggioso: un’esplorazione poetica e critica del presente, che fa dell’atto creativo un atto di speranza.
Tra gli artisti in mostra, Massimo Girelli presenta l’opera Dinamismo Estetico – Entanglement (2016–2024), olio su tela con medaglia in oro e argento (24×30 cm; diam. 8,5 cm).
Ultima tappa di una serie avviata nel 2002, l’opera è concepita come un conto alla rovescia che richiama l’intensità della mostra “0.10 – Ultima Esposizione Futurista”. È una riflessione sulla precarietà dell’esistenza e sulla crisi della comunicazione in epoca digitale, tra intelligenza artificiale e divergenze culturali. Il passaggio visivo dal quadrato al cerchio simboleggia la ciclicità della vita, mentre la medaglia incarna la fragilità del successo.
Pensata come sintesi della propria ricerca estetica, l’opera si articola in tre elementi – superficie, cornice e azione – e rende omaggio a Umberto Boccioni, rievocandone idealmente la morte avvenuta nel 1916 a Verona. Un tributo alla simultaneità e al dinamismo futurista, in dialogo continuo con passato, presente e futuro.
Massimo Girelli (Verona, 1969) è artista e docente. Diplomato all’Accademia di Brera, ha insegnato nei licei artistici Brera, Caravaggio e Boccioni di Milano. Dal 2016 è titolare di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Verona.
Tra le sue opere recenti si ricordano LUNA IN BRA (2022) e C’è vita su Marte! (2023), in bilico tra ironia e concettualità. Ha esposto in sedi prestigiose come la Società Belle Arti di Verona, Palazzo della Gran Guardia, Villa Farsetti a Santa Maria di Sala, il Monastero di Cairate, nonché in contesti internazionali a Londra, Mâcon e Innsbruck.
La sua poetica si nutre della grande eredità del Novecento – da Mondrian a Malevič, da Picasso a Hamilton – intrecciando rigore formale e tensione concettuale. Le sue opere raccolgono suggestioni duchampiane e riflessioni ispirate a Manzoni, Fabro e Pistoletto, in un costante confronto tra arte, pensiero e forma.
05
maggio 2025
APPESI A UN FILO – Essere artisti davanti alla contemporaneità
Dal 05 al 16 maggio 2025
arte contemporanea
Location
MUSEO DELLA PERMANENTE
Milano, Via Filippo Turati, 34, (Milano)
Milano, Via Filippo Turati, 34, (Milano)
Orario di apertura
Tutti i giorni
ore 10-13 e 14.30-18
Vernissage
5 Maggio 2025, Inaugurazione
5 maggio
h. 17
Sito web
Editore
Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente
Autore
Curatore
Allestimento