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Aral, fishing in an invisible sea
documentario “Aral, fishing in an invisible sea”, ideato e diretto da due giovani autori di Fabrica, Carlos Casas e Saodat Ismailova
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Fabrica, il Centro di Ricerca sulla Comunicazione del Gruppo Benetton, parteciper� alla 4a edizione di FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma, con la sua ultima produzione, il documentario "Aral, fishing in an invisible sea", ideato e diretto da due giovani autori di Fabrica, Carlos Casas e Saodat Ismailova.
"Aral, fishing in an invisible sea" ha partecipato a numerosi festival internazioniali, fra cui l'ultima edizione del Torino Film Festival, dove ha vinto il Premio come Miglior Documentario Italiano, "per la straordinaria capacit� di rappresentare un affascinante affresco sulla comunit� di pescatori del lago di Aral, dimostrando grande sensibilit�, intenso sguardo poetico e attenzione al linguaggio".
"Aral, fishing in an invisible sea" � l'ultimo della serie di documentari realizzati da Colors. Una nuova generazione di video, basati sull'esperienza di Colors Magazine, che vuole portare alla luce i grandi temi dell'umanit� e della diversit� e dare voce alle storie della gente comune: da Hong Kong alla Patagonia alla favela di Rocinha.
NOTE DI REGIA:
"Volevamo descrivere il processo di prosciugamento del Lago d'Aral, attraverso l'esperienza di tre generazioni, dal vecchio pescatore che lo ha vissuto, alla generazione adulta che ancora sopravvive con la pesca praticata nei pochi laghi ancora rimasti, fino alla generazione che conosce solamente il deserto e che riesce a sopravvivere con nulla, cercando di mantenere le tradizioni e la speranza di un futuro migliore.
E' un film sul processo di morte, sulla forza e sull'attaccamento della gente alla propria terra. Aral non parla di politica o di ecologia, parla solamente della forza di sopravvivenza umana. Aral vive ancora come una presenza invisibile e nella memoria di quello che � considerato uno dei disastri pi� grandi mai causati dall'uomo".
BIOFILMOGRAFIA DEI REGISTI
Saodat Ismailova � nata a Tashkent, Uzbekistan, nel 1981.
Diplomata nel 2002 all'Istituto d'Arte a Tashkent, sezione Video e Cinema, ha realizzato diversi cortometraggi, premiati nei pi� importanti festival centro-asiatici.
Durante la sua permanenza a Fabrica, nel Dipartimento di Cinema e Video, ha realizzato "Zulfiya" e "Aral, fishing in an invisible sea", entrambi girati sul Lago d'Aral e prodotti da Fabrica Cinema.
Carlos Casas � nato a Barcellona, Spagna, nel 1974.
Ha studiato all'Accademia delle Belle Arti, Cinema e Design tra Barcellona e Vienna.
Nel 1998 ha ottenuto una borsa di studio a Fabrica dove attualmente lavora anche come ricercatore tra design, grafica e video.
Nel 2000, il suo cortometraggio "Afterwords", prodotto da Fabrica, � stato selezionato dal Festival di Venezia, dal Rotterdam Film Festival e da Rencontres du Cinema a Parigi.
Dal 2001 � impegnato nella realizzazione di una serie di documentari per Colors Magazine:
"Patagonia. Loneliness at the end of the world", "Rocinha. Daylight of a favela" girato nella pi� grande favela di Rio de Janeiro, e "Aral. Fishing in an invisible sea", sulla vita degli ultimi pescatori del Lago d'Aral.
Tutti i documentari sono stati prodotti da Fabrica.
FABRICA
Fondata nel 1994, Fabrica ha scelto di scommettere sulla creativit� sommersa portata dai giovani e dagli artisti-sperimentatori di tutto il mondo, invitati dopo un'impegnativa selezione a sviluppare progetti concreti di comunicazione nei campi che spaziano dal cinema alla grafica, dall'industrial design alla musica, dall'editoria alla fotografia, ad internet.
Come laboratorio di creativit� applicata (il suo nome deriva dal significato latino di officina), Fabrica si propone di sperimentare queste nuove forme di comunicazione seguendo due linee-guida parallele: la concretezza dell'approccio formativo, poich� i giovani borsisti sono invitati a "imparare facendo"; la trasversalit� e l'interazione, a livello sia di progettazione (i progetti si sviluppano con un gioco di squadra combinando ruoli e discipline differenti attorno a un'idea base), sia di identit� culturale, la cui pluralit� � garantita dalla mescolanza nel gruppo creativo di giovani provenienti da Paesi di lingua, cultura e sensibilit� diverse.
"Aral, fishing in an invisible sea" ha partecipato a numerosi festival internazioniali, fra cui l'ultima edizione del Torino Film Festival, dove ha vinto il Premio come Miglior Documentario Italiano, "per la straordinaria capacit� di rappresentare un affascinante affresco sulla comunit� di pescatori del lago di Aral, dimostrando grande sensibilit�, intenso sguardo poetico e attenzione al linguaggio".
"Aral, fishing in an invisible sea" � l'ultimo della serie di documentari realizzati da Colors. Una nuova generazione di video, basati sull'esperienza di Colors Magazine, che vuole portare alla luce i grandi temi dell'umanit� e della diversit� e dare voce alle storie della gente comune: da Hong Kong alla Patagonia alla favela di Rocinha.
NOTE DI REGIA:
"Volevamo descrivere il processo di prosciugamento del Lago d'Aral, attraverso l'esperienza di tre generazioni, dal vecchio pescatore che lo ha vissuto, alla generazione adulta che ancora sopravvive con la pesca praticata nei pochi laghi ancora rimasti, fino alla generazione che conosce solamente il deserto e che riesce a sopravvivere con nulla, cercando di mantenere le tradizioni e la speranza di un futuro migliore.
E' un film sul processo di morte, sulla forza e sull'attaccamento della gente alla propria terra. Aral non parla di politica o di ecologia, parla solamente della forza di sopravvivenza umana. Aral vive ancora come una presenza invisibile e nella memoria di quello che � considerato uno dei disastri pi� grandi mai causati dall'uomo".
BIOFILMOGRAFIA DEI REGISTI
Saodat Ismailova � nata a Tashkent, Uzbekistan, nel 1981.
Diplomata nel 2002 all'Istituto d'Arte a Tashkent, sezione Video e Cinema, ha realizzato diversi cortometraggi, premiati nei pi� importanti festival centro-asiatici.
Durante la sua permanenza a Fabrica, nel Dipartimento di Cinema e Video, ha realizzato "Zulfiya" e "Aral, fishing in an invisible sea", entrambi girati sul Lago d'Aral e prodotti da Fabrica Cinema.
Carlos Casas � nato a Barcellona, Spagna, nel 1974.
Ha studiato all'Accademia delle Belle Arti, Cinema e Design tra Barcellona e Vienna.
Nel 1998 ha ottenuto una borsa di studio a Fabrica dove attualmente lavora anche come ricercatore tra design, grafica e video.
Nel 2000, il suo cortometraggio "Afterwords", prodotto da Fabrica, � stato selezionato dal Festival di Venezia, dal Rotterdam Film Festival e da Rencontres du Cinema a Parigi.
Dal 2001 � impegnato nella realizzazione di una serie di documentari per Colors Magazine:
"Patagonia. Loneliness at the end of the world", "Rocinha. Daylight of a favela" girato nella pi� grande favela di Rio de Janeiro, e "Aral. Fishing in an invisible sea", sulla vita degli ultimi pescatori del Lago d'Aral.
Tutti i documentari sono stati prodotti da Fabrica.
FABRICA
Fondata nel 1994, Fabrica ha scelto di scommettere sulla creativit� sommersa portata dai giovani e dagli artisti-sperimentatori di tutto il mondo, invitati dopo un'impegnativa selezione a sviluppare progetti concreti di comunicazione nei campi che spaziano dal cinema alla grafica, dall'industrial design alla musica, dall'editoria alla fotografia, ad internet.
Come laboratorio di creativit� applicata (il suo nome deriva dal significato latino di officina), Fabrica si propone di sperimentare queste nuove forme di comunicazione seguendo due linee-guida parallele: la concretezza dell'approccio formativo, poich� i giovani borsisti sono invitati a "imparare facendo"; la trasversalit� e l'interazione, a livello sia di progettazione (i progetti si sviluppano con un gioco di squadra combinando ruoli e discipline differenti attorno a un'idea base), sia di identit� culturale, la cui pluralit� � garantita dalla mescolanza nel gruppo creativo di giovani provenienti da Paesi di lingua, cultura e sensibilit� diverse.
19
aprile 2005
Aral, fishing in an invisible sea
19 aprile 2005
arte contemporanea
Location
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 1B, (Roma)
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 1B, (Roma)
Vernissage
19 Aprile 2005, ore 18,30
Sito web
www.fabrica.it/comunicati/aral.html
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