La mostra fotografica “The Zone” intende unire l’intreccio creativo delle opere fotografiche dell’artista Arash Radpour e il gruppo Japan Set attraverso una nuova modalità di comunicazione nel contenitore polifunzionale dell’Atelier 35.


Arash Radpour nasce a Teheran nel 1976. Attratto dall’arte e dalla fotografia di moda collabora con grandi personalità come Paolo Roversi, Norbert Schoerner, Glen Luchford, Carter Smith.

In fermento creativo, dall’esperienza di vita a New York, negli ultimi anni è protagonista di due mostre personali e oltre trenta collettive in spazi museali e gallerie in Italia e all’estero; con la partecipazione alla 52ima Biennale di Venezia.

Arash Radpour scatta istantanee di realtà e al contempo ne ricrea i caratteri essenziali proponendo una diversa chiave di lettura.

Le sue sono immagini lucidissime che affascinano al primo sguardo; fuoriescono dai confini della tela per donare allo spettatore un momento contemplativo ed emozionale; suggeriscono un racconto frammentario e seducente ricostruibile seguendo il filo di un dettaglio percepito al di fuori della coscienza in una dimensione temporale dilatata.

Accanto all’apparente fissità dei paesaggi si avverte una sensazione d’insinuante sospensione, una silenziosa detonazione o rivelazione per mostrare squarci di realtà ammantati di emozione ed esplodere nell’inquietudine personale dello spettatore.

Japan Set nasce dall’entusiasmo per un progetto ispirato alla tradizione e tecnologia di matrice giapponese attraverso un approccio che consente una nuova modalità di espressione lavorativa: arti contemporanee e tradizionali alla ricerca della fusione tra globale e locale.
Le attività del progetto sono alimentate dal teatro della notte, centro della comunicazione contemporanea, in cui le esperienze si fondono tra reale e virtuale utilizzando la disponibilità alla trasfigurazione, all’eccesso, all’esasperazione delle sensibilità con la collaborazione di artisti dalle svariate discipline: danzatori, teatranti, pittori, performer, musicisti DJ, VJ, scultori, trampolieri, mimi, tutti ispirati dalla ricerca tecnologica ed etnologica a definire un ambito simbolico di appartenenza riconoscibile.

Ogni evento è una performance. Gli artisti sono impegnati nella continua rielaborazione dei loro vissuti e si esprimono in funzione del pubblico che partecipa attivamente all’evento da protagonista.

L’inaugurazione è prevista il 7 marzo alle ore 18.30. La location, l’Atelier 35 sito in via Valpolicella 35/37 a Roma, è il risultato dell’opera di recupero di un vecchio forno, uno spazio concepito attraverso linee essenziali e un design minimalista vicino alle espressioni artistiche emergenti; è stata scelta per presentare l’esposizione perchè in perfetto accordo all’idea di proporre messaggi artistici che sappiano ambientarsi in luoghi d’incontro naturali con il pubblico.