E se il mondo fosse solo ketchup e maionese?

Arend Roelink è un’artista serio che però non ha paura di giocare e
soprattutto mettersi in gioco.
A partire da questo titolo, che apparentemente è un non-sense
statement, una dichiarazione senza
senso, che svela però il suo modus operandi.

“Nel mio lavoro cerco una verità che non è visibile all’occhio e cerco
di dare a questa verità una forma.
E’ una verità concettuale, sotterranea alla quella quotidianità che
tutti chiamiamo realtà.
A causa di questa separazione, l’autenticazione o i cliché che
perseguiamo, servono come realtà che stà
davanti ai nostri occhi e ha lo scopo di riassicurarci nascondendo la
verità.
Ma cosa succedere se andiamo dietro le quinte della scenografia della
nostra vita?.“ Arend Roelink

‘Quando si deve badare a questo genere di cose, ai meri accidenti di
superficie, la
realtà -- la realtà vi dico -- impallidisce. La verità più riposta
rimane nascosta.’
Cuore di Tenebra di Joseph Conrad.

Durante questa Presentazione alla Galleria 42, Arend ci farà entrare
nel suo studio e nel sua realtà.
Foto di valanghe e disastri naturali, provocati in realtà dal continuo
intervento dell’uomo sulla natura;
mutazioni genetiche che cambiano l’aspetto delle persone così come le
conosciamo e accettiamo; l’osservazione
di animali selvatici nei boschi svedesi, sono tra le sue fonti di
ispirazione

Questa volta Arend Roelink è qui non solo per mostrarvi il suo lavoro,
come oggetto finale di un processo
lavorativo, ma è qui per mostrarvi quello che c’è dietro; il dietro le
quinte.