Ariodante Marianni è stato uno degli esponenti di punta dell'astrattismo romano tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Il suo nome si lega naturalmente a quelli di Giulio Turcato, Achille Perilli, Piero Dorazio e ad altri artisti che operavano nella capitale. Amico di poeti quali Giuseppe Ungaretti (di cui è stato segretario), Vittorio Sereni, Mario Luzi, Nelo Risi, è poeta di valore egli stesso. Come traduttore, si è dedicato soprattutto all'opera di autori inglesi e nordamericani (tra i quali Dylan Thomas, Walt Whitman, William Carlos Williams, Ernily Dickinson). Sua è la traduzione dell'opera
poetica di W. B. Yeats, recentemente pubblicata nei Meridiani di Mondadori e vincitrice del Premio Internazionale Monselice. La mostra di Omegna "Pagina picta. Monotipi e tele" è presentata da Giulio Martinoli, critico d'arte ed animatore culturale. Comprende trenta monotipi, scelti dallo storica atelier del maestro e alcuni dei quali mai esposti in precedenza; nonché alcune tele sul tema del "caso", tema caro all'artista e da lui lungamente esplorato sia in arte che in letteratura.