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Ars Captiva
La mostra – come indicazione semantica ambigua sulla doppia valenza di arte “prigioniera” e di arte “cattiva” – intende proporsi come tema di riflessione e di intervento sulla funzione critica dell’arte oggi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’associazione culturale C.etrA, in collaborazione con “ArcheoContemporaneo – arte contemporanea – Roma”, inaugura negli spazi della Galleria ARS CAPTIVA, a cura di Anna Cochetti.
La mostra – come indicazione semantica ambigua sulla doppia valenza di arte "prigioniera" e di arte "cattiva" - intende proporsi come tema di riflessione e di intervento sulla funzione critica dell'arte oggi e si è dislocata su due spazi, diversamente individuati nella loro rilevanza storica e nella loro valenza evocativa, sia per contesto ambientale che per funzione, e su due tempi, a declinare le diverse articolazioni della riflessione.
Il primo tempo – giugno 2004 – aveva visto l’evento nelle celle sotterranee dell’ex Carcere del Sant'Uffizio a Spoleto, connotate come spazio architettonico e come funzione storica dell'essere luogo deputato alla costrizione di tutti i soggetti ritenuti "eretici", dal punto di vista dogmatico, dal sistema religioso o politico, 'prigione' sui cui muri persiste la traccia di parole e segni che costituiscono la "memoria" degli eventi, individuali e collettivi, su cui è costruita la Storia. In questa sede erano state collocate sculture e installazioni, che rispondevano ad una linea coerente di ricerca intorno alla fisicità della presenza e alla matericità del fare arte. Erano presenti Alessandra Bonoli, Ilaria Ciardi, Gianni Guidi, Sergio Monari, Graziano Pompili, Bruno Raspanti, Giovanni Scardovi, Graziano Spinosi, Sergio Zanni.
Il secondo tempo – settembre 2004 - si svolge negli spazi recuperati per l’arte contemporanea – e come Parco delle sculture - di un manufatto ‘documento’ dell’edilizia rurale e ‘memoria’ del lavoro contadino sottratto al degrado e riqualificato, aperto allo sguardo sulle colline romagnole, in un’area significativamente segnata dalla presenza di castelletti-ex prigioni dello Stato Pontificio. In questa sede sono collocate fotografie, installazioni e sculture, che insistono per antitesi sulla concettualizzazione del dato memoriale e sulla sottrazione della materia.
Il Catalogo, che documenterà i due tempi/luoghi di “Ars Captiva”, verrà presentato al termine delle Manifestazioni.
La mostra – come indicazione semantica ambigua sulla doppia valenza di arte "prigioniera" e di arte "cattiva" - intende proporsi come tema di riflessione e di intervento sulla funzione critica dell'arte oggi e si è dislocata su due spazi, diversamente individuati nella loro rilevanza storica e nella loro valenza evocativa, sia per contesto ambientale che per funzione, e su due tempi, a declinare le diverse articolazioni della riflessione.
Il primo tempo – giugno 2004 – aveva visto l’evento nelle celle sotterranee dell’ex Carcere del Sant'Uffizio a Spoleto, connotate come spazio architettonico e come funzione storica dell'essere luogo deputato alla costrizione di tutti i soggetti ritenuti "eretici", dal punto di vista dogmatico, dal sistema religioso o politico, 'prigione' sui cui muri persiste la traccia di parole e segni che costituiscono la "memoria" degli eventi, individuali e collettivi, su cui è costruita la Storia. In questa sede erano state collocate sculture e installazioni, che rispondevano ad una linea coerente di ricerca intorno alla fisicità della presenza e alla matericità del fare arte. Erano presenti Alessandra Bonoli, Ilaria Ciardi, Gianni Guidi, Sergio Monari, Graziano Pompili, Bruno Raspanti, Giovanni Scardovi, Graziano Spinosi, Sergio Zanni.
Il secondo tempo – settembre 2004 - si svolge negli spazi recuperati per l’arte contemporanea – e come Parco delle sculture - di un manufatto ‘documento’ dell’edilizia rurale e ‘memoria’ del lavoro contadino sottratto al degrado e riqualificato, aperto allo sguardo sulle colline romagnole, in un’area significativamente segnata dalla presenza di castelletti-ex prigioni dello Stato Pontificio. In questa sede sono collocate fotografie, installazioni e sculture, che insistono per antitesi sulla concettualizzazione del dato memoriale e sulla sottrazione della materia.
Il Catalogo, che documenterà i due tempi/luoghi di “Ars Captiva”, verrà presentato al termine delle Manifestazioni.
25
settembre 2004
Ars Captiva
Dal 25 settembre al 30 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
C.ETRA
Castel Bolognese, Via Sigla, 328, (Ravenna)
Castel Bolognese, Via Sigla, 328, (Ravenna)
Vernissage
25 Settembre 2004, ore 16
Curatore