ARS MONTICIANA


Nell’ormai “stramonticiana” galleria “EXROMACLUB” di Via Baccina 66, dal 7 al 13 giugno 2010
Werther Germondari, Fabrizio Berardi, Francesco Iezzi e Dalila D’Amico, vincitori del concorso di arte contemporanea “Crash” promosso dal Circolo degli Artisti, Grab Magazine e Zinzer, presentano una mostra interamente dedicata allo storico quartiere Monti, interpretando, vivendo e plasmando il Rione, ognuno seguendo il proprio stile e progetto personale.
Attraverso fotografie, video art, pittura ed installazioni, la riscoperta di un quartiere dagli innumerevoli scorci, dalla storia prorompente e dal presente accattivante.




WERTHER GERMONDARI
fotografia
Presenta VIRIDES MONTES, operazione 'site specific' del suo più ampio progetto REPUBBLICA CIECA.
Nelle immagini di un Rione in cui le finestre sono state digitalmente eliminate, Monti rinasce in un luogo nuovo, in cui la natura si riappropria degli spazi perduti.


FABRIZIO BERARDI
Pittura ed installazione
Il progetto proposto e' al tempo stesso memoria storica e sguardo contemporaneo, rappresentato da un segno,una traccia di colore lasciata da un atto gestuale, ma lo stesso gesto, lo spazio nuovo nelle quattro opere esposte nascono da quelle vecchie immagini, corredo ed embrioni delle opere stesse. Lo Spirito di conservazione,la volonta' di proteggere la propria identita' a dispetto di una globalizzazione omologante ormai inarrestabile. Il Rione, risulta oggi, con i suoi antichi edifici,la storia,la gente,un ultimo baluardo a protezione di una propria identita' senza escludere pero’, la possibilita' di aprirsi al vivere contemporaneo.


FRANCESCO IEZZI e DALILA D’AMICO E.E.P.
Videoart
Presentano il progetto 3 SPECCHI: lo sguardo di tre telecamere seguono l'incedere della vita, senza interferire con essa, nel Rione
Monti. Un flusso continuo di immagini trasmesso su tre schermi, dove la quotidianità e la routine
diventano oggetto di studio, immortalata, rallentata, invertita e riproposta agli spettatori che si
trovano, come davanti ad uno specchio, a dover osservare loro stessi e i luoghi della loro vita.