Livorno, 25 giugno 2010 - Pesci attaccati agli alberi, cavalli stilizzati e plataeu in pvc nero che contrastano sul prato verdissimo delle aiuole di piazza Mazzini. Ricostruzione in scala minore di monumenti cittadini accanto agli originali, vecchie divise da ferrovieri racchiuse nelle gabbie dell’ex parterre e sempre al parco Pertini installazioni provocatorie sull’arte e sulla libertà. E’ quanto sarà esposto da domenica prossima 27 giugno fino al 10 luglio a Livorno (piazza Mazzini e Parco Pertini) , nell’ambito dell’iniziativa Arte a Perdere, promossa dallo studio Etra in collaborazione con il Comune di Livorno. L’ iniziativa ha lo scopo di portare in zone pubbliche, assai frequentate, proposte, sollecitazioni e provocazioni culturali.

Si tratta di installazioni di opere da catalogare nell’ambito della cosiddetta Arte Effimera eseguite con materiali leggeri e facilmente deteriorabili quali carta e cartone. Sottoposte alle avversità del tempo ed a eventuali interazioni dei passanti finiranno per essere distrutte o almeno deturpate, ma ”… ben vengano interventi di nuovi o improvvisati artisti….” sostengono i promotori dell’iniziativa; lo scopo è portare l’arte fuori dai centri convenzionali e dare maggiore visibilità all’arte contemporanea , a volte giudicata troppo chiusa e specialistica, coinvolgendola con i luoghi e la vita di tutti i giorni.

Esporranno Manlio Allegri, Sandro Bottari, Sergio Cantini, Fabrizio Giorgi, I Santini del Prete, Piero Mochi, Enrico Mori, Paolo Netto, Paolo Pasquinelli e Bruno Sullo.