“Arte e musica” è il tema dell’annuale edizione Primaverile dell’ARGAM. In questo incontro problematico e seduttivo, nella relazione tra arte dello spazio ed arte del tempo, si collocano le pitture di Cosimo Rodio e le sculture di Belisario Mancini, come esemplari di una duplice possibilità interpretativa.

Cosimo Rodio, pittore pittore, assume la musica, in particolare la musica jazz, come leit motiv della sua produzione. Musicisti, cantanti, ballerine, sono i personaggi che animano le sue tele, resi con un tratto frammentato che sembra riflettere le mille luci dell’ambiente, proprio come avviene per la luce riverberata dagli specchietti della sfera rotante che pende dal soffitto di tanti night club.

Belisario Mancini è un raffinato scultore in plexiglas nei cui lavori la musica si sprigiona dall’andamento sinuoso delle forme nello spazio che sembrano oggettivare lievi suoni di flauto. La trasparenza, la leggerezza, la cromia squillante di queste sculture evocano musiche cosmiche. Proprio alla musica l’artista si è ispirato realizzando alcune sculture quali “Chiave di violino” e “Armonia”.