Chi si ricorda del cortile? Ci si giocava da piccoli, ci si tenevano biciclette, motociclette, si stendevano i panni, era un luogo della nostra vita; non bello e ricco come un giardino, a volte trasandato, era comunque uno spazio vitale, di incontri.

Oggi, in cui il cortile non si usa più, senza voler cadere in una nostalgia che non ci interessa, vogliamo dare una risposta ad una potenzialità inespressa, ad una sorta di appello da parte di uno spazio negletto e dimenticato, a volte addirittura proibito all’uso.

Il nostro cortile “ci chiede” di essere di nuovo “visto” attraverso l’arte. Noi rispondiamo, anche perché siamo convinti che l’arte si possa e si debba collocare sempre più in spazi della nostra vita quotidiana, uscire dagli ambiti ristretti delle gallerie e dei musei, in cui il mercato l’ha confinata, facendola diventare un oggetto di consumo anziché espressione stimolante delle più profonde capacità umane. Il condominio in cui si trova il mio studio artistico ci ha dato la possibilità di usare il cortile per un incontro d’arte. Lo spazio ospiterà opere pittoriche e fotografiche di Alessandra e di Paola, di amici come Roberto e Ugo, e interventi di poesia e racconto, di musica.

Ma soprattutto, il protagonista assoluto è il cortile, con i suoi muri, i suoi fili stesi, le sue aiuole, è a questo spazio umile e generoso che dedichiamo il nostro incontro. Vi aspettiamo sabato 17 settembre dalle 17,00 alle 21,00, ovviamente con aperitivo.