Secondo appuntamento, domenica 7 settembre alle 19,00, per Art’in progress”, il progetto aperto di mostre e incontri curato da Antonella Marino nel rinnovato atelier di Marco Lavermicocca, in Via Amendola 191/U a Bari .

Dopo la personale di Bice Perrini, è la giovanissima artista barese Claudia Giordano a confrontarsi con questo spazio inedito, ristrutturato in modo flessibile proprio per ospitare differenti esperienze creative che operano sull’incontro e la contaminazione dei linguaggi.

Al centro della ricerca in fleri della Giordano - ventiquattrenne iscritta all’Accademia di Belle Arti di Bari - c’è un tema privatissimo eppure collettivo come il rapporto conflittuale tra i sessi, declinato da un punto di vista di autocoscienza al femminile. Nell’installazione “Venustas”, realizzata per questa occasione, centrale è in particolare la consapevolezza critica dei tanti condizionamenti cui la donna è sottoposta dagli stereotipi mediali di bellezza e di efficienza fisica.

L’allestimento con gabbie di varie dimensioni che racchiudono erotici e simbolici indumenti femminili e i quadri con filo spinato,vetri e viti che ricoprono cosmetici e trucchi, “si trasformano così in gotici strumenti di tortura. Rappresentando tutta la fatica della donna nel travestirsi da oggetto sessuale”, come spiega l’autrice con ironica verve provocatoria.