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Artisti su Marte
La mostra è organizzata dal FOURSOMEGROUP un nuovo movimento di artisti italiani fondato da Carlo Fatigoni, Marco Zoi e Daniele Brocchi con alle spalle diverse esposizioni e con tematiche innovative.
Comunicato stampa
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Marco Zoi presenta una stampa fotografica “Faces of Mars” Cm 110x110 stampa inkjet a pigmenti stabili su forex, che riporta l’enigmatica fotografia di un volto che spunta dalla superficie del pianeta Marte. La nota faccia chiamata anche sfinge fu identificata per la prima volta Il 25 luglio 1976 dall'orbiter del Viking 1 che stava riprendendo la superficie di Marte per cercare un posto di atterraggio adatto per il lander del Viking 2. Reinterpretata in una visione “Warholiana” nella quale il singolo spettatore può recepire ed interpretare in maniera assolutamente soggettiva.
Carlo Fatigoni presenta un progetto di sound poetry art, “Rumore segreto (remeber M. Duchamp)” realizzato attraverso l’utilizzo di un computer utilizza uno specifico programma per l’elaborazione del suono visualizzando su di un monitor l’onda audio “Wave” si rivela di una forma sferica richiamando l’immagine del pianeta Marte. In relazione ad esso la poesia e la scultura di Carlo fatigoni si fondono con il suono dell’opera.
Daniele Brocchi presenta una scultura, una sorta di robot ormai obsoleto “Testa Robotica” cm 35x20 che segna il passaggio tra due generazioni tecnologiche, quella basata sul computer degli anni passati e quella odierna orientata sulla robotica sperimentale in cerca di coscienza. Una testa in plastica, con al posto dei capelli i chiodi, al posto degli occhi delle luci e le braccia sostituite da altoparlanti. Un opera sensibile alla tattilità umana, che suona e si illumina ogni qual volta che viene toccata. Metto a confronto l’uomo e la “macchina”, l’opera d’arte e il pubblico con la fruizione di essa non solo in maniera visiva ed infine il rapporto che c’è tra il mondo del sintetico, del pensiero artificiale e quello del sentimento reale che si prova nei confronti di un oggetto tecnologico.
Umberto Romagnoli ospite del Foursome Group presenta tre stampe fotografiche: ''Fuoco respira con me'' stampa lambda su alluminio, cm 60x80, ''The dream machine'' stampa lambda su alluminio, cm 50x150, ''Everybodies likes my little rocket'' stampa lambda su alluminio, cm 50x130. Il lavoro composto da più frame estrapolati da film e documentari sul tema spazio e tecnologia ripetuti in una sequenza che mima un tempo lentissimo in cui avviene un avvenimento, apparentemente logico. Giocando così sulla parcellizzazione e ripetizione dell'immagine e dei suoi dettagli un volto, le mani di un pilota, particolari meccanici, un allunaggio: cose così produce un percorso narrativo avvincente ma anomalo, come di un puzzle che sembra perfettamente riuscito ma di cui si individua una tessera al posto di un'altra, seppure calzante usa l'immagine per esprimere la complessità e l'ambiguità del proprio tempo quotidiano, urbano, mediale e tecnologico attraverso l'arte che si contamina con temi e modi appartenenti ad altri ambiti della comunicazione e della creatività. Romagnoli, attraverso questo suo meccanismo visivo, non suggerisce una ricostruzione della realtà ma palesa la sua percezione fallace, a rischio di equivoci.
Carlo Fatigoni presenta un progetto di sound poetry art, “Rumore segreto (remeber M. Duchamp)” realizzato attraverso l’utilizzo di un computer utilizza uno specifico programma per l’elaborazione del suono visualizzando su di un monitor l’onda audio “Wave” si rivela di una forma sferica richiamando l’immagine del pianeta Marte. In relazione ad esso la poesia e la scultura di Carlo fatigoni si fondono con il suono dell’opera.
Daniele Brocchi presenta una scultura, una sorta di robot ormai obsoleto “Testa Robotica” cm 35x20 che segna il passaggio tra due generazioni tecnologiche, quella basata sul computer degli anni passati e quella odierna orientata sulla robotica sperimentale in cerca di coscienza. Una testa in plastica, con al posto dei capelli i chiodi, al posto degli occhi delle luci e le braccia sostituite da altoparlanti. Un opera sensibile alla tattilità umana, che suona e si illumina ogni qual volta che viene toccata. Metto a confronto l’uomo e la “macchina”, l’opera d’arte e il pubblico con la fruizione di essa non solo in maniera visiva ed infine il rapporto che c’è tra il mondo del sintetico, del pensiero artificiale e quello del sentimento reale che si prova nei confronti di un oggetto tecnologico.
Umberto Romagnoli ospite del Foursome Group presenta tre stampe fotografiche: ''Fuoco respira con me'' stampa lambda su alluminio, cm 60x80, ''The dream machine'' stampa lambda su alluminio, cm 50x150, ''Everybodies likes my little rocket'' stampa lambda su alluminio, cm 50x130. Il lavoro composto da più frame estrapolati da film e documentari sul tema spazio e tecnologia ripetuti in una sequenza che mima un tempo lentissimo in cui avviene un avvenimento, apparentemente logico. Giocando così sulla parcellizzazione e ripetizione dell'immagine e dei suoi dettagli un volto, le mani di un pilota, particolari meccanici, un allunaggio: cose così produce un percorso narrativo avvincente ma anomalo, come di un puzzle che sembra perfettamente riuscito ma di cui si individua una tessera al posto di un'altra, seppure calzante usa l'immagine per esprimere la complessità e l'ambiguità del proprio tempo quotidiano, urbano, mediale e tecnologico attraverso l'arte che si contamina con temi e modi appartenenti ad altri ambiti della comunicazione e della creatività. Romagnoli, attraverso questo suo meccanismo visivo, non suggerisce una ricostruzione della realtà ma palesa la sua percezione fallace, a rischio di equivoci.
10
giugno 2004
Artisti su Marte
Dal 10 al 29 giugno 2004
arte contemporanea
Location
AOCF58 – GALLERIA BRUNO LISI
Roma, Via Flaminia, 58, (Roma)
Roma, Via Flaminia, 58, (Roma)
Sito web
www.foursomegroup.org