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Asa Elisabeth Hagberg – The Paper Bird
L’artista ha elaborato composizioni di tessuti e riciclato carte, creando immagini con motivi floreali, uccellini e vegetali, unendo infine il suo proprio personalissimo segno grafico – di gusto e mano nordico – trasformando così l’ insieme in qualcosa di fantastico, scenografico e surreale
Comunicato stampa
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La mostra è composta di una trentina d’ opere con un filo conduttore comune che possiamo chiamare semplicemente: NEOCLASSICISMO RIVISITATO: L’artista ha elaborato composizioni di tessuti e riciclato carte, creando immagini con motivi floreali, uccellini e vegetali, unendo infine il suo proprio personalissimo segno grafico – di gusto e mano nordico – trasformando così l’ insieme in qualcosa di fantastico, scenografico e surreale. Un’ arte che trova la sua dimora stilistica in un mix tra lo stile Mediterraneo e il suo “joie de vivre” con una nota di fondo nordica. Il corpus è ricco e comprende disegni, oli, acrilici, mixed media e collage, alcuni “stagionati“ e assemblati nel corso di diversi anni, mentre alcune opere sono state realizzate appositamente per l’ambiente suggestivo e naturale di Villa Spada e per la Biblioteca. Le opere di Asa Elisabeth Hagberg tramandano ricordi, con l’ intento di evocare un senso di serenità per chi le osserva. Si è infatti lasciata ispirare liberamente della natura, dell’ arte e dei colori del 700’, nonché di artisti di chiara fama come G. Morandi e M. Rothko, e correnti artistici come la Pop Art. Il titolo della mostra: “The Paper Bird” allude perciò a molteplici interpretazioni, ogni una con la sua ragion d’ essere. La domanda è: Può esistere oggi un habitat non incontaminato (Eden), un ideale, un posto (Loco) di pura luce (Lumen), oppure sono forse proprio nelle imperfezioni e grazie agli errori che si manifesta e si ricrea la bellezza della vita (Vitae) ?
VITAE LUX PICTOR - Infatti la bellezza della natura, della storia e l’origine dell’ uomo, i rapporti intra connessi - come fili invisibili di una tela – e necessaria linfa per la sopravvivenza, così come l’ integrazione tra l’ essere umano e gli animali, la meravigliosa complessità dell‘ eco sistema, sono le tematiche intorno a cui ruota la mostra. Niente di nuovo, eppure sì, un’ interpretazione con un twist originale e fresca, un’ esplosione di colori, una sorpresa da non perdere, anche per la possibilità di visitare il bel parco di Villa Spada e la sua Biblioteca.
Dice l’ artista stessa: “ La creazione parte dal cuore, passa per la testa e le mani, e dovrebbe rientrare nel cuore di chi osserva “ L’ intento realizzando queste opere è stato di sognare un mondo che sia bello e colorato, contribuire alla bellezza di tutti i giorni e creare - passo dopo passo - un valore che implica mettere in moto la fantasia e la creatività di tutti, per lasciare una traccia che segna l’importanza di un piccolo gesto d’ umanità e di unicità individuale, nella nostra vita quotidianità, dove sembra ormai chiaro per tutti che abbiamo perso di vista alcuni importanti valori fondamentali. Rivalutare le virtù dal punto di vista strutturale! Torniamo così a sognare una nuova primavera e rinascita. Ci accompagna, in quanto leit-motiv, il pappagallo, animale simbolo e custode dei colori secondo il popolo Maya, che considerava il pappagallo un essere sacro. L’ arte visiva come mezzo di transito per rendere i pensieri visibili, i verbi che diventino non solo parole, non solo carne, ma qualcosa di assoluto. La mia è una ricerca dell’ insieme che non svanisce, ma dura nel tempo” .
Biografia Artista:
“ La fiducia nella volontà dell’ uomo di resistere e di prevalere è il fondamentale oggetto di tutta la mia opera “
Asa Elisabeth Hagberg è nata a Stoccolma, in Svezia, nel 1973. Dal 1994 al 1999 studia Storia dell’ Arte presso l’ Università di Bologna. Per un anno ha frequentato l’ Accademia di Belle Arti di Bologna, ed anche la loro scuola di disegno, cosi detto “del nudo”. Già nel 1994 è stata segnalata dalla Giuria ( Milena Milani, Flaminio Gualdoni, Pier Giovanni Castagnoli) dell’ 8° Concorso d’ Arte: “ Tendenze Artistiche Emergenti “ con una mostra curata dall’ Associazione A. L. A. Carracci, con il patroncino dell’ Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna e dell’ Accademia di Belle Arti di Bologna. Negli anni si è occupata di design e arte visiva, esponendo le sue opere in diverse mostre in Italia, p. es: “ Strangers in Italy “ nel 2001 a Pavia, presso Santa Maria Gualtieri, Catalogo di Horizonts Ed. e con il patroncino della Commissione Europea e la Provincia di Pavia. Altra mostra collettiva: “Le voci della contemporaneità” una rassegna per “Bologna 2000 - Capitale di Cultura” dove una sua opera fu esposta all’esterno, fissata ad un totem, collocato per l’ occasione in Piazza della Mercanzia a Bologna. Si è occupata dell’ organizzazione di mostre ed eventi culturali (per i Beni Culturali Svedesi ed il Centro di Poesia Contemporanea, tra altri) e ha avuto l’ occasione di lavorare nell’ ambito editoriale, occupandosi di traduzioni (per Minerva Ed, Rubbettino Ed. e il Museo Nobel di Stoccolma) ma anche con la promozione letteraria per l’infanzia, per “ Yes! Children’s Right to Culture – Sweden in Bologna 2013 ” e attualmente per l’importante “ Astrid Lindgren Memorial Award – Premio ALMA “. E’ la prima volta che espone le sue opere d’ arte in una biblioteca.
Del precedente percorso artistico di Asa Elisabeth Hagberg hanno scritto, tra altri;
“ Il lavoro di Asa Hagberg si inserisce all’ interno della sensibilità espressiva caratteristica della tradizione nordica espressionistica e sociale … “ (Dante Mazza)
“ … E’ tramite queste opere, acerbe e dalla qualità periclitante, che meglio s’ intuisce dove guardino, dove mirino, le generazioni ultime. Contaminazioni ed espansioni mediali, barbagli di sociologismo, sintomi dell’ osmosi del gran dibattito dell’ arte; insieme, recuperi variamente critici della tradizione, e tentativi d’ un diverso rapporto con i progetti dell’ arte … molto traspare da queste opere” (Flaminio Gualdoni)
“ Non è proprio una manifestazione dada anche se di simile fattura … immagini raccolte che dopo vengono assemblate insieme … L’ arte del quotidiano vissuto, che in apparenza sembra razionale, ma che svela una caotica complessità. Nel piccolo, così come il ragno cuce la sua tela, l’ artista traccia la memoria dell’ esistere” (Miguel Pla)
“ La pittrice svedese Asa Hagberg, la cui arte è una manifestazione del segno, invero, informale “ (Nicola Miceli)
VITAE LUX PICTOR - Infatti la bellezza della natura, della storia e l’origine dell’ uomo, i rapporti intra connessi - come fili invisibili di una tela – e necessaria linfa per la sopravvivenza, così come l’ integrazione tra l’ essere umano e gli animali, la meravigliosa complessità dell‘ eco sistema, sono le tematiche intorno a cui ruota la mostra. Niente di nuovo, eppure sì, un’ interpretazione con un twist originale e fresca, un’ esplosione di colori, una sorpresa da non perdere, anche per la possibilità di visitare il bel parco di Villa Spada e la sua Biblioteca.
Dice l’ artista stessa: “ La creazione parte dal cuore, passa per la testa e le mani, e dovrebbe rientrare nel cuore di chi osserva “ L’ intento realizzando queste opere è stato di sognare un mondo che sia bello e colorato, contribuire alla bellezza di tutti i giorni e creare - passo dopo passo - un valore che implica mettere in moto la fantasia e la creatività di tutti, per lasciare una traccia che segna l’importanza di un piccolo gesto d’ umanità e di unicità individuale, nella nostra vita quotidianità, dove sembra ormai chiaro per tutti che abbiamo perso di vista alcuni importanti valori fondamentali. Rivalutare le virtù dal punto di vista strutturale! Torniamo così a sognare una nuova primavera e rinascita. Ci accompagna, in quanto leit-motiv, il pappagallo, animale simbolo e custode dei colori secondo il popolo Maya, che considerava il pappagallo un essere sacro. L’ arte visiva come mezzo di transito per rendere i pensieri visibili, i verbi che diventino non solo parole, non solo carne, ma qualcosa di assoluto. La mia è una ricerca dell’ insieme che non svanisce, ma dura nel tempo” .
Biografia Artista:
“ La fiducia nella volontà dell’ uomo di resistere e di prevalere è il fondamentale oggetto di tutta la mia opera “
Asa Elisabeth Hagberg è nata a Stoccolma, in Svezia, nel 1973. Dal 1994 al 1999 studia Storia dell’ Arte presso l’ Università di Bologna. Per un anno ha frequentato l’ Accademia di Belle Arti di Bologna, ed anche la loro scuola di disegno, cosi detto “del nudo”. Già nel 1994 è stata segnalata dalla Giuria ( Milena Milani, Flaminio Gualdoni, Pier Giovanni Castagnoli) dell’ 8° Concorso d’ Arte: “ Tendenze Artistiche Emergenti “ con una mostra curata dall’ Associazione A. L. A. Carracci, con il patroncino dell’ Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna e dell’ Accademia di Belle Arti di Bologna. Negli anni si è occupata di design e arte visiva, esponendo le sue opere in diverse mostre in Italia, p. es: “ Strangers in Italy “ nel 2001 a Pavia, presso Santa Maria Gualtieri, Catalogo di Horizonts Ed. e con il patroncino della Commissione Europea e la Provincia di Pavia. Altra mostra collettiva: “Le voci della contemporaneità” una rassegna per “Bologna 2000 - Capitale di Cultura” dove una sua opera fu esposta all’esterno, fissata ad un totem, collocato per l’ occasione in Piazza della Mercanzia a Bologna. Si è occupata dell’ organizzazione di mostre ed eventi culturali (per i Beni Culturali Svedesi ed il Centro di Poesia Contemporanea, tra altri) e ha avuto l’ occasione di lavorare nell’ ambito editoriale, occupandosi di traduzioni (per Minerva Ed, Rubbettino Ed. e il Museo Nobel di Stoccolma) ma anche con la promozione letteraria per l’infanzia, per “ Yes! Children’s Right to Culture – Sweden in Bologna 2013 ” e attualmente per l’importante “ Astrid Lindgren Memorial Award – Premio ALMA “. E’ la prima volta che espone le sue opere d’ arte in una biblioteca.
Del precedente percorso artistico di Asa Elisabeth Hagberg hanno scritto, tra altri;
“ Il lavoro di Asa Hagberg si inserisce all’ interno della sensibilità espressiva caratteristica della tradizione nordica espressionistica e sociale … “ (Dante Mazza)
“ … E’ tramite queste opere, acerbe e dalla qualità periclitante, che meglio s’ intuisce dove guardino, dove mirino, le generazioni ultime. Contaminazioni ed espansioni mediali, barbagli di sociologismo, sintomi dell’ osmosi del gran dibattito dell’ arte; insieme, recuperi variamente critici della tradizione, e tentativi d’ un diverso rapporto con i progetti dell’ arte … molto traspare da queste opere” (Flaminio Gualdoni)
“ Non è proprio una manifestazione dada anche se di simile fattura … immagini raccolte che dopo vengono assemblate insieme … L’ arte del quotidiano vissuto, che in apparenza sembra razionale, ma che svela una caotica complessità. Nel piccolo, così come il ragno cuce la sua tela, l’ artista traccia la memoria dell’ esistere” (Miguel Pla)
“ La pittrice svedese Asa Hagberg, la cui arte è una manifestazione del segno, invero, informale “ (Nicola Miceli)
22
aprile 2017
Asa Elisabeth Hagberg – The Paper Bird
Dal 22 al 28 aprile 2017
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA TASSINARI CLO’ – PARCO DI VILLA SPADA
Bologna, Via Di Casaglia, 7, (Bologna)
Bologna, Via Di Casaglia, 7, (Bologna)
Orario di apertura
Lunedì – Venerdì 08.30 – 19.00 (Chiusura: 25/04/17)
Vernissage
22 Aprile 2017, ore 16
Autore