ATELIER 12

L’atelier 12 presenta l’atelier 12

Davide Partipilo- Antonio Pasquale Prima- Gianni Cataldo. Tre angoli di visuale parziali, tre giovani artisti
baresi che si sono uniti e hanno condiviso nella stessa galleria immaginari differenti e linguaggi tra loro
lontani. ATELIER 12 è il tentativo della creazione di uno spazio comune in cui condividere immaginari, arte,
téchne, visioni, linguaggi, ovvero opere d’arte.

Del resto, è l’arte contemporanea in sé a non poter essere codificata dentro ad un codice monolitico, essa
è il regno del molteplice e della condivisione delle molteplicità, al punto che il contenitore stesso di questo
processo diviene opera d’arte.

L’atelier è luogo di creazione: l’allestimento è realizzato nel luogo dove le opere stesse nascono; lo spazio
dove avviene il processo di creazione diventa luogo di fruizione; da privato diventa comune. L’atelier è ora
galleria, lo spazio stesso promuove, esponendo tutto agli ‘occhi pubblici’.

La galleria, dunque, intesa come messa in condivisione di immaginari da un lato e come possibilità di
interagire con l’opera d’arte in sé, comprandola, dall’altra, è un’opera d’arte, contemporanea nella misura
in cui non conserva, ovvero non ha un rapporto conservatore e archeologizzante con i pensieri visualizzati
e fissati sulla tela, ma crea nell’arte e attraverso l’arte un immaginario altro, comune, condiviso, ma
soprattutto che deriva dallo spirito del tempo presente, anche sottoponendosi al condizionamento del
mercato e del marketing.

Il vero scarto, quello che fa di un lavoro artistico un’opera d’arte è la sua capacità di modificare quello
che è l’immaginario condiviso prima dell’interazione con l’opera e di stravolgerlo. In questo senso essere
conservatori e visitare i musei è sempre più rassicurante. ATELIER 12 è un’opera d’arte che dal realismo
delle stanze di Antonio Pasquale Prima conduce al massimo grado della dissoluzione e della rarefazione
della rappresentazione di Gianni Cataldo, passando attraverso le impressioni naturaliste di Davide Partipilo,
contemporanea nella misura in cui non idealizza la figura, neppure quando c’è e non conserva ma mette in
condivisione e in discussione visuali parziali.

Testi a cura di: Anna Piscopo e Francesco Paolo Ruggiero
Allestimento e concept: Francesco Paolo Ruggiero/Atelier12
Musica: Jacopo Mezzanotti