Seguitare a raccontare la bellezza, secondo la forma della propria emozione, che diventa patrimonio comune, è questo quello che ci proponiamo di fare in sintonia con l’artista Athos Collura e del quale si inaugura la personale Sabato 28 febbraio, alla Galleria La murzia di Palermo. Una bella mostra che si può certamente definire un valido patrimonio di cultura; poiché l’arte, riteniamo, non è solo “visione”, ma soprattutto “riflessione”, studio e conoscenza. Questa volta ci dedichiamo ad un autore rappresentativo dell’arte contemporanea italiana,un artista che possiede un potere supremo, quasi un incantesimo. E’ il potere di una coscienza personale, la profonda conoscenza della materia pittorica, che si traduce nella più ampia formula dialogica dei suoi quadri- spesso briosa ed arguta, quando non è soffocata da una angosciosa deturpazione dell’opera appena finita:L’annullo,l’impronta digitale, o, un più freddo codice a barre!
in questa sua mostra Athos presenta nuovi lavori, fra cui due grandi tele ed una installazione. Una mostra bellissima che racconta l’identità ricercata . La galleria anche stavolta, rinnova l'appuntamento con i suoi percorsi dedicati a temi interessanti, celebrando il protagonista della mostra con una selezione delle opere. Il titolo "L’Annullo”, la dice lunga sul tema delle mercificazioni e delle identità artistico-culturali esponendo fatti d’arte mai visti prima in ambiente silenzioso ed accogliente e che più si adatta con il carattere artistico e sperimentale dell'arte moderna. Una mostra certamente interattiva ad un momento storico difficile che disorienta e confonde.
Parte delle opere esposte è stata precedentemente presentata nell’ambito della più ampia mostra realizzata a Milano presso il MUSEO-FONDAZIONE MATALON nel 2003“L’annullo”rappresenta la fase più recente della ricerca artistica di Collura, la sua visione della condizione umana dei prossimi decenni, umiliata da un soffocante processo di omologazione che opprime ogni facoltà di scelta e di libertà individuale. La finalità estetica è sempre più secondaria, la tecnica certosina e raffinatissima della sua pittura è semplicemente uno strumento per far emergere un messaggio filosofico forte;Senza urlare e pronunciare giudizi di valore, ma descrivendo la futura realtà attraverso la trasfigurazione di immagini domestiche o di paesaggi marini di apparente semplicità che rivelano invece un senso di abitabilità e di vivibilità complesso. Ogni oggetto viene identificato dal codice a barre, dal timbro postale o dall’impronta digitale; Senza questi segni di riconoscimento esso non ha il diritto di esistere, anzi, non esiste. Vale il prezzo stabilito dal codice a barre, non il valore in sé. Il processo di omologazione è quindi inarrestabile, l’iniziativa individuale è soccombente, ogni cosa è vendibile indifferentemente al supermercato. La bellezza dei paesaggi marini rappresentati sulle tele è volutamente deturpata da simboli certificati in una costante lotta tra il bello della natura e le bruttezze realizzate dall’uomo;Nonostante tale visione, il profondo pessimismo non è definitivo, in quanto finché c’è lotta, il risultato finale non è scontato.