La mostra è parte della biennale fotografica "ArtePhoto 2009", organizzata dal Foto Club "il Guercino" con il patrocinio del Comune di Cento - Assessorato alla Cultura, sotto la direzione artistica di Ivano Bolondi.
Dedicata al tema dell’attesa, la trilogia esplora uno dei temi più frequentemente connessi alla ricerca fotografica, quello della sospensione/alterazione del tempo, proponendo tre autori contemporanei che, con interpretazioni molto differenti, affrontano esplicitamente il tema dell’attesa, intesa come protrarsi di una condizione interiore che ruota intorno al momento dello scatto fotografico.

Andrè Chabot

(St Etienne, Francia - 1941, vive e lavora a Parigi)

Fotografo e scultore, ha all’attivo numerose pubblicazioni. Appassionato di cimiteri storici per il loro afflato romantico, ha un archivio di oltre 150.000 scatti di sepolture artistiche realizzati in tutto il mondo, dai quali attinge per pubblicare periodicamente piccoli libri tematici. Privilegiando la stampa in bianco e nero e il taglio fotografico ravvicinato, ci offre una incessante documentazione delle forme, dei simboli e dei sentimenti attraverso i quali l’umanità cerca da sempre di eternare la memoria dei propri cari, sospendendola nel tempo e affidando la consapevolezza della caducità all’apparente durevolezza del marmo e nella pietra.


Alain Breyer

(vive in Belgio)

Fotografo professionista molto attivo tra la Francia e il Belgio, ha pubblicato numerosi reportage e libri fotografici e collabora stabilmente con diverse testate. Da tempo ha concentrato il suo lavoro sulla documentazione di atteggiamenti e situazioni quotidiane, nelle quali cerca un sottile carattere di eccezionalità cogliendolo in foto quasi casuali. Tra le suo opere più pubblicate, il lungo racconto del Tour de France, nel corso del quale ha catturato con lieve ironia gli atteggiamenti del pubblico in attesa dei passaggio dei ciclisti.


Thomas Brenner

(Westfalia, Germania - 1961, vive in Germania)

Fotografo professionista ed artista contemporaneo, ha all’attivo numerose esposizioni in diversi Paesi ed ha vinto numerosi premi. La sua ricerca si caratterizza per una minuziosa preparazione di set fotografici dall’aspetto fortemente teatrale ed evocativo, in cui la meticolosa messa in scena

di situazioni talvolta barocche, talaltra surreali o narrative, costituisce una elaborazione preventiva dei soggetti fino a farne una sorta di quadri viventi, ordinati per cicli tematici e fotografati con nitida intensità cromatica.

Gli Autori saranno presenti all’inaugurazione di sabato 16 maggio, ore 18.30.