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Aurelio Gaiga – Colore Forma Movimento
Ci sono immagini capaci di ipotizzare visivamente la nascita dell’universo. Un grande big ban; ’esplosione che sembra segnare la linea di confine tra forma e non forma, tra caos e cosmo. E’ qui che ci conduce Aurelio Gaiga, in quel luogo fisico e metafisico che è l’origine nel quale ogni accad…..
Comunicato stampa
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«L’arte è l’immagine allegorica
della creazione.»
Paul Klee
Ci sono immagini capaci di ipotizzare visivamente la nascita dell’universo. Un grande big ban; ’esplosione che sembra segnare la linea di confine tra forma e non forma, tra caos e cosmo. E’ qui che ci conduce Aurelio Gaiga, in quel luogo fisico e metafisico che è l’origine nel quale ogni accadimento assume aspetti dinamici scaturiti dalla luce. L’artista, che fu nelle opere precedenti un cantore delle energie profonde sorte dall’indomabile pulsione del corpo, si presenta ora con una maturità che procede alla costruzione di universi di onde e particelle capaci di diventare vere e proprie architetture.
Una serie di linee multidirezionali, spingono l’esperienza visiva fuori dei limiti stessi della pittura che, una volta compiuta, diventa concreta nella formazione di nuovi spazi.
Come nei lavori sul movimento organico, della luce, meccanico e celeste, dei futuristi, l’artista usa i nuovi segni costruttivi, senza inquadrarli in una dimensione simbolica, ma facendone elemento centrale della composizione, nell’intento di trarne un linguaggio autonomo orientato all’astrazione. Le linee irrompono, partono e convergono all’interno di forme circolari, cellule germinali catalizzatrici di energie che nell’incontro producono luce. Producono inoltre sfaccettature tridimensionali e una moltiplicazione della stessa forma a misure e grandezze diverse. Sono immagini di una genealogia che sembra partire da un semplice punto che, nel movimento dinamico, diventa una retta capace di lasciare traccia di se nello spazio. E poi l’incontro con una forma chiusa talvolta destabilizzante e fautrice di nuove forme sorte da questo incontro. Il cerchio si dimezza e le metà scongiunte costruiscono nuovi universi altrettanto vitali. Ogni opera esprime una realtà energica ed impetuosa che può essere letta attraverso il suo ‘scheletro di forze” perchè non c’è nulla di più concreto del colore, della forma, del movimento. Gaiga lavora su materie quali il vuoto, il colore, le linee di forza cercando di esprimere una vitalità primigenia che appartiene ad ogni forma vivente. L’astrazione non è per lui il mezzo per distaccarsi dal naturale quanto più è possibile, ma è un certo andare al di là della superficie delle cose, per scoprirne i più intimi segreti celati dalla realtà esteriore. E’ un modo di sentire liberamente il mondo della forma e delle idee. Come asseriva P.Klee “l’arte non riproduce, ma porta a visibilità, forze, energie, dinamiche che pur appartenendo alla natura non sono visibili”.
L’artista dipinge in funzione delle forze creatrici, in virtù delle quali si porta vicino all’attimo fecondo della creazione, dando vita ad un universo il cui racconto si può leggere nelle innumerevoli linee e direzioni che si aprono all’infinito.
Nadia Melotti
Biografia
Diplomato al Liceo Artistico Statale di Verona nel 1989, ho mantenuto viva la passione sia per il disegno che per la pittura, eseguendo entrambe parallelamente l’una all’altra. Dopo vari passaggi che hanno compreso la realizzazione di nature morte ad olio, acquarelli e dipinti riconducibili all’ action painting di matrice pollockiana, sono approdato ad una corrente astratta in cui la mia ricerca si basa sul colore e su una maggiore progettualità e ordine rispetto alla casualità che caratterizzava i primi lavori. Ho partecipato a concorsi e mostre e ho al mio attivo un’esposizione personale tenuta nell’ottobre del 2004 presso xx912
Gallery Studio a Verona.
della creazione.»
Paul Klee
Ci sono immagini capaci di ipotizzare visivamente la nascita dell’universo. Un grande big ban; ’esplosione che sembra segnare la linea di confine tra forma e non forma, tra caos e cosmo. E’ qui che ci conduce Aurelio Gaiga, in quel luogo fisico e metafisico che è l’origine nel quale ogni accadimento assume aspetti dinamici scaturiti dalla luce. L’artista, che fu nelle opere precedenti un cantore delle energie profonde sorte dall’indomabile pulsione del corpo, si presenta ora con una maturità che procede alla costruzione di universi di onde e particelle capaci di diventare vere e proprie architetture.
Una serie di linee multidirezionali, spingono l’esperienza visiva fuori dei limiti stessi della pittura che, una volta compiuta, diventa concreta nella formazione di nuovi spazi.
Come nei lavori sul movimento organico, della luce, meccanico e celeste, dei futuristi, l’artista usa i nuovi segni costruttivi, senza inquadrarli in una dimensione simbolica, ma facendone elemento centrale della composizione, nell’intento di trarne un linguaggio autonomo orientato all’astrazione. Le linee irrompono, partono e convergono all’interno di forme circolari, cellule germinali catalizzatrici di energie che nell’incontro producono luce. Producono inoltre sfaccettature tridimensionali e una moltiplicazione della stessa forma a misure e grandezze diverse. Sono immagini di una genealogia che sembra partire da un semplice punto che, nel movimento dinamico, diventa una retta capace di lasciare traccia di se nello spazio. E poi l’incontro con una forma chiusa talvolta destabilizzante e fautrice di nuove forme sorte da questo incontro. Il cerchio si dimezza e le metà scongiunte costruiscono nuovi universi altrettanto vitali. Ogni opera esprime una realtà energica ed impetuosa che può essere letta attraverso il suo ‘scheletro di forze” perchè non c’è nulla di più concreto del colore, della forma, del movimento. Gaiga lavora su materie quali il vuoto, il colore, le linee di forza cercando di esprimere una vitalità primigenia che appartiene ad ogni forma vivente. L’astrazione non è per lui il mezzo per distaccarsi dal naturale quanto più è possibile, ma è un certo andare al di là della superficie delle cose, per scoprirne i più intimi segreti celati dalla realtà esteriore. E’ un modo di sentire liberamente il mondo della forma e delle idee. Come asseriva P.Klee “l’arte non riproduce, ma porta a visibilità, forze, energie, dinamiche che pur appartenendo alla natura non sono visibili”.
L’artista dipinge in funzione delle forze creatrici, in virtù delle quali si porta vicino all’attimo fecondo della creazione, dando vita ad un universo il cui racconto si può leggere nelle innumerevoli linee e direzioni che si aprono all’infinito.
Nadia Melotti
Biografia
Diplomato al Liceo Artistico Statale di Verona nel 1989, ho mantenuto viva la passione sia per il disegno che per la pittura, eseguendo entrambe parallelamente l’una all’altra. Dopo vari passaggi che hanno compreso la realizzazione di nature morte ad olio, acquarelli e dipinti riconducibili all’ action painting di matrice pollockiana, sono approdato ad una corrente astratta in cui la mia ricerca si basa sul colore e su una maggiore progettualità e ordine rispetto alla casualità che caratterizzava i primi lavori. Ho partecipato a concorsi e mostre e ho al mio attivo un’esposizione personale tenuta nell’ottobre del 2004 presso xx912
Gallery Studio a Verona.
20
marzo 2010
Aurelio Gaiga – Colore Forma Movimento
Dal 20 marzo al 05 aprile 2010
arte contemporanea
Location
SPAZIO 6
Verona, Via Santa Maria In Organo, 6, (Verona)
Verona, Via Santa Maria In Organo, 6, (Verona)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16,30 alle 19,30
Vernissage
20 Marzo 2010, ore 18,00
Autore
Curatore