Nuova, interessante mostra alla Galleria Zanetti di Bozzolo, che neppure nel periodo estivo ha deciso di cessare la propria attività espositiva visti gli ampi consensi di critica e pubblico ottenuti in questi anni.

Negli spazi di via Matteotti è ospitata una personale di sicuro interesse, quella di Auro Trivellato, noto e apprezzato architetto di Padova, vincitore, fra l'altro, della prima edizione del World Web Art Prize, promosso dall’Italart.

Questa rassegna, prende le mosse da un’attenta riflessione sulla concezione dell’infinito e dello spirito che si trova nel Romanticismo e nell’Idealismo, specialmente nel pensiero di autori del calibro di Fiche, Shelling ed Hegel.

Già questa premessa concettuale è sufficiente per comprendere l’affascinante pregnanza del contenuto della personale, intitolata “Limiti dell’assoluto”. Una ventina di pezzi unici presentano efficacemente la efficacemente la ricerca di Trivellato realizzati con la tecnica, anch’essa davvero desueta e quindi assolutamente intrigante, di colorazione con sistema di stampa UV su alluminio.

Scrive il curatore, Simone Fappanni:«le affascinanti caratterizzazioni meta-spaziali che caratterizzano l’impaginazione dei lavori di Trivellato. Non si tratta di “presenze” che si agitano indeterminatamente in un ambiente sostanzialmente nullo o, peggio ancora neutro. Le figure di Auro trovano la propria consistenza materica nel dinamismo che unisce assolutezza in quanto tale e limitazione non determinabile. Tanto è vero che le figure che ci presenta l’artista padovano non occupano semplicemente lo spazio, lo determinano con una tridimensionalità oggettuale che ambisce a sfiorare, e assieme lambire concertatamente, quel confine fra categoricità e razionalità che diventa, in definitiva, la sintesi sostanziale che lega segno e simbologia della raffigurazione, in chiave vocazionalmente introspettiva».