Ay-O, uno dei più celebri artisti Fluxus giapponesi, ritorna a Venezia con una mostra dedicata alla defunta gallerista Emily Harvey, grande mecenate del movimento stesso.
Come in tutti gli "Object Mandala" di Ay-O il lavoro consiste in oggetti che fanno parte della vita e dell'esperienza quotidiana, riposizionati arbitrariamente nelle intersezioni di una griglia. In alcune delle installazioni "Objet Mandala" gli oggetti sono appesi al soffitto, in altri sono disposti su tavoli o su tele, o sparsi tutt'attorno sul pavimento. Ay-O é meno interessato alla natura specifica degli oggetti che al semplice e straordinario fatto che essi esistano. Il mistero che essi contengono é ciò che vuole farci sperimentare.
Ay-O presenterà tre eventi alla memoria. Il primo, Omaggio a Emily Harvey, sarà realizzato durante l'inaugurazione della mostra all'Archivio Emily Harvey.
Omaggio a Emmett Williams, amico di Ay-O e artista Fluxus scomparso lo scorso febbraio a Berlino, avrà luogo sabato 10 giugno 2007, alle ore 20, presso la Taverna del Remer in Campo del Remer, sul Canal Grande, tra il Ponte di Rialto e la Ca' d'Oro.
Omaggio agli Amici Fluxus già trasferiti in Paradiso o all'Inferno, avrà luogo sabato 16 giugno 2007 alle ore 20, "da qualche parte, in qualche luogo famoso o sconosciuto, con partenza dall'Archivio Emily Harvey".
Questa non é la prima visita di Ay-O a Venezia. Nel 1966 il suo "Rainbow Room" e il muro delle sorprendenti "Finger Boxes" hanno rappresentato il Giappone alla Biennale di Venezia; nel 1990 ha partecipato alla mostra della Biennale Ubi Fluxus Ibi Motus.
Ay-O considera tutto il suo lavoro come parte di uno studio sistematico dei sensi umani - inclusa la coscienza come "sesto senso" - e del modo in cui interagiscono con gli oggetti. Le sue performance sono un misto silenzioso e giocoso di meditazione, concentrazione e celebrazione dei bei momenti creativi e significativi passati in compagnia. L'artista e i perfomer che lavorano con lui invitano il pubblico a partecipare alle loro azioni.