“what do you consider the most beautiful dance”?
Gerard Malanga

“dance that lefts itself happens”
Erick Hawkins


Torna al Circolo della Stampa di Milano “BallandoBallando”, mostra happening voluta da Silvana e Urbano Alessio e curata da Gianfarioli per l”Associazione Arte Isa Marianecci”, il cui significato profondo si riassume nello scambio di battute avvenuto nel 1962 tra Gerard Malanga, fotografo, poeta e artista poliedrico della “Factory” di Andy Warhol, e Erick Hawkins, ballerino e coreografo americano tra i più importanti e celebrati, legato professionalmente e sentimentalmente alla grande Martha Graham.

Durante la prima edizione dell’ottobre 2005 di “BallandoBallando”, l’occasione di vedere le opere ispirate al mondo e alle emozioni della danza realizzate da Gianfarioli, architetto e designer milanese, si era trasformata infatti in una spensierata serata danzante in cui gli ospiti erano stati immortalati da Luca Carrà, fotografo di importante fama, mentre ballavano sulle note di un’orchestra dal vivo.

Le fotografie realizzate in quell’occasione sono ora il fulcro della seconda edizione della mostra allestita al Circolo della Stampa. Si tratta di immagini che, grazie alle moderne tecnologie che la rivoluzione digitale ha introdotto nella fotografia e all’utilizzo del computer nella rielaborazione e interpretazione del colore, paiono uscite dai frammenti di vetro colorato di un caleidoscopio.
Grazie a questa tecnica infatti, le immagini dei ballerini ritratti si moltiplicano e si ribaltano in un turbinio di movimento e colori che contrasta con la composta magnificenza degli stucchi dorati di Palazzo Serbelloni.

Frutto della collaborazione tra Luca Carrà e Gianfarioli, è anche il libricino realizzato in sole trentatre copie dalle edizioni Pulcinoelefante. Si tratta di un libro smilzo, tagliato e cucito a mano, composto con caratteri mobili Bodoni in piombo e stampato su carta Hahnemuhle. Ogni libricino, che si apre con lo scambio di battute tra Gerard Malanga e Erick Hawkins, contiene un'opera originale autografa di Luca Carrà ed una di Gianfarioli e diviene così anch’esso un’opera d’arte unica e preziosa.

I libricini saranno messi in vendita durante la serata, e il ricavato sarà devoluto a Vidas, associazione che da più di 20 anni si occupa di assistenza domiciliare ai malati terminali di cancro sul territorio milanese.