Una selezione di opere, inchiostro su carta, di un giovane artista sardo che per la prima volta espone a Torino.
Sono una decina i quadri in mostra, opere di grandi dimensioni, in cui l’artista, attraverso la tecnica del puntinismo e l’uso del neutro raffigura angeli, guerrieri, personaggi irreali, con un costante richiamo al gotico ed, al contempo, al fumetto ed alla modernità.

Bartolomeo Russu: maestro delle tenebre e dell’oscuro, “parroco del sodalizio fra Rinascimento e Fumetto”, Russu, l’artista, servendosi magnificamente del neutro, Anima un mondo di figure dai conflitti primigeni, conflitti temporali spaziali e psichici, rappresentazioni in grado di lacerare il tempo e istantaneamente ricucirlo e sovrapporlo, senza privare l’osservatore dell’estasi del viaggio tra i Grandi maestri d’arte.
Evidenti sono infatti in tutti i lavori i richiami rinascimentali, la medusa ne è un esempio chiaro.
Cimentarsi con lo storico soggetto non è opera pavida!
Russu reinterpreta con rispetto il soggetto, ma al contempo, ne stravolge la memoria iconica. Lo modernizza repentinamente, incattivendolo nelle sembianze affettate e androgine, e lo rappresenta virtuosamente in uno scenario gotico, ricorrente nelle sue opere.
Angeli debosciati o guerrieri, esseri impossibili che affollano i quadri di Russu nascondo tra il piumaggio improbabili e inamovibili Elefanti scrutatori, simbolo di un particolare rapporto tra fede e agnosticismo sempre presente nell’artista.
Per quel che concerne il virtuosismo e la padronanza di stile sono superflue le mie parole.
M. Casula

Bartolomeo Russu nasce a Sassari nel luglio 1973 dove tuttora risiede e lavora. Compie i suoi studi all’Istituto d’Arte di Sassari iscrivendosi in seguito all’Accademia d’Arte della stessa città. Non vive di arte ma mai smette di amare e dedicarsi anima e corpo alla Sua Arte.