La Pasticceriadarte , studio nato nel 2008 dalla collaborazione di cinque adretilsl'tAi ccademia
delle Belle Arti di Torin oo, spita la personale di Beatrice Piva.
La mostra presenta un lavoro a carattere installativo: una parete tappezzata di stampe calcografiche,
sul lato oppost osezioni di un'unica raffigurazione, accostate tra loro. Infine al centro
dello spazio una vasca coentente,immersi in acqua, ulteriori lavori a stampa.
I soggetti raffigurati nelle tre opere, con il sistema della fotoincisione, sono tratti da immagini
realizzate per mezzo di microscopi e telescopi: si tratta di microrganismi unicellulari e primordiali,
di astri e pianeti.
Un collages di questi esseri microscopici compone il cielo s tneelllaat oprima opera, un astro invece
è il soggetto della seconda, nell'ultima le cellule immerse nel lt'oarcnqaunao ad essere l'origine
della nostra evoluzione.
Si crea così un gioco di relazioni tra ciò che infinitamente piccolo o grande e viceversa, tra ciò che comunque distante: impercettibile o incombente, invisibilneo no misurabile.
Inoltre sono i medesimi elementi che, come un alfabeto, compongono il lavstoersos:e lme atrici
sono replicate per mezzo della stampa a rappresentare il cosmo, l'universo che
"Malgrado il suo perpetuo divenire, ha una matrice in bronzo con cui incessantemente
stampa la stessa pagina..." come scriveva Louis-Auguste Blanqui nell'opera L'éternité par les astres.
Beatrice Piva, nata a Pinerolo nel 1983.
Diplomata all'Accademia delle Belle Arti di To.rino
2009 "Scogliere" Accademia Albertina di Belle Arti, rassegna a cura di Radu Dragomiresco,
Franco Fanelli, Gianfranco Rizzi
2004 "Premio Nazionale delle Arti" Roma