Il progetto Ichthys esplora la relazione tra religione e violenza.
Lontana dall’intento di avere un approccio critico al Cattolicesimo, Benedetta Casagrande si approccia alla religione per indagarne gli aspetti più antropologici, partendo dal presupposto che i divieti e le trasgressioni trovino radice nel tentativo di controllare gli eccessi passionali dettati dagli istinti di sessualità e morte insiti nella natura. Amante del barocco, Benedetta Casagrande sfrutta i simbolismi cristiani arcaici e le tradizioni visive siciliane per stimolare gli spettatori a porsi domande riguardo alla nostra percezione del sacro e del profano e sulla nostra intima relazione con l'erotismo e la morte.
Benedetta Casagrande è artista in residenza ospite del Comune di Catania.
Dietro la porta a vetri del Centro Culturale, adibito a studio d’artista per tutta la durata della residenza, la giovane artista ha realizzato l'opera che verrà lasciata in dono alla Città, assistita da Marcella Borzì, responsabile dell’organizzazione delle attività del Centro Culturale. Il progetto prende nome dal greco Ichthys, 'pesce', che significa 'Iesus Christos Theou Yous' - Gesù Cristo, figlio di Dio, Salvatore