Byk, (Benedikta J. Kier,1971) è un’artista italo tedesca che affronta
il tema del paesaggio, partendo da un ragionamento opposto all’opera di
Sigrid Holmwood (mostra precedente), il suo lavoro tende a negare la
bellezza della natura, amplificando con una sintesi pittorica, dove
l’immenso naturale, viene portato ad una condizione introspettiva.
Questa mostra è nata di seguito alla precedente, per un’idea di
confronto tra i due atteggiamenti artistici, concentrati su un tema
eterno.
Vive e lavora a Bolzano.

Studi:
1998 diploma dell’Accademia di Belle Arti di Blogna
1995 progetto Erasmus alla Kunsthochschule Weissensee di Berlino

Catalogo presente in mostra

<<… La costanza di questo lavoro è generata da una profonda
insicurezza; Benedikta J. Kier ha affrontato un percorso solitario
nell’evoluzione della sua opera. Kier ha ricominciato a dipingere
diverse volte e quest’indecisione cosciente è stata la scelta per
arrivare ad una meta che è questa mostra personale, informale e
umorale. Ho una predilezione per gli artisti che non hanno fretta, che
non si fanno guidare dall’evoluzione del tempo e delle mode in ambito
contemporaneo; la
loro natura indipendente non può che spingerli ad essere migliori, il
dono sta nella misura di saper toccare l’essenza di uno sforzo
continuo, dato da un isolamento intellettuale, che è il solo e unico
atteggiamento umile e possibile per il raggiungimento dell’opera.
“Natura Beata Forzata” perché: decidere di portare fuori l’io
interiore, portandolo in una sfera spirituale (Beata), è il frutto di
una concentrazione, una sorta di clausura riflessiva pittorica
(Forzata), che ha come obiettivo il prendere dalla (Natura) per
disegnare un messaggio eterno
nella parabola dell’esistenza.…>>

(dal testo in catalogo di Marco Mango)