Il progetto INFISSI, ideato dall’Associazione Culturale ESTHIA, mercoledì 16 settembre alle ore 19,00 inaugura, nella sua sede in via San Francesco di Sales, 1c, un Benefit Show a sostegno della Casa Internazionale delle Donne. L’evento si dividerà in 3 appuntamenti in occasione dei quali verranno esposti e venduti di volta in volta i lavori dei 30 artisti che hanno aderito all’iniziativa attraverso la donazione di un’opera. Sarà un’occasione per gli amanti dell’arte contemporanea per poter acquisire dei bellissimi lavori di artisti italiani e stranieri. Le opere saranno vendute in via straordinaria a prezzi ridotti esclusivamente a favore della causa.



La Casa Internazionale delle Donne, è un progetto del movimento delle donne di Roma che ha origine negli anni dell’occupazione di via del Governo Vecchio e che dopo lunghe battaglie e trattative con il Comune, ha trovato la sua realizzazione nell’ odierna sede dove oggi operano più di 40 associazioni e dove si svolgono attività come: corsi di formazione professionale, centro di consulenza psicologica, di consulenza legale e tante altre. La Casa conta unicamente sull’autofinanziamento e non ha fini di lucro. L’impegno comune è quello di far crescere la Casa nell’interesse della collettività, interagendo con la comunità femminile internazionale. Da alcuni mesi questa importante struttura si trova in grande difficoltà finanziaria. A questo proposito è nata l’idea da parte dell’Associazione Culturale Esthia di organizzare un Benefit Party al fine di raccogliere parte dei fondi necessari a mantenere vivo questo sogno diventato realtà.



L’ Associazione Culturale ESTHIA opera alla Casa Internazionale delle Donne dal 1996. Iniziata come laboratorio di falegnameria, si è affermata nel tempo come punto di incontro di artisti e curatori italiani e stranieri, impegnandosi sui diversi fronti che animano oggi la variegata realtà dell’arte contemporanea.



In occasione del primo evento verranno esposti i lavori di: Bruna Esposito, Elly Nagaoka, Giulia Cantisani, Iulia Morcov , Laura Palmieri, Liliana Moro, Loredana Baldin, Patricia Carmo, Sergio Premoli e Serge Uberti



ARTISTI: Alessandra Giacinti, Andrea Fogli, Anke Armandi, Anna Keen, Antonello Bulgini, Bruna Esposito, Carmelo Di Feo, Christina Maria Pfeifer, Dora Tass, Elly Nagaoka, Federico Mazza, Giulia Cantisani, Iulia Morcov, Jacopo Benci, Josef Levi, Laura Palmieri, Liliana Moro, Loredana Baldin, Marcello Di Donato, Marilù Eustachio, Marlene McLoughlin, Onze, Orietta Mengucci, Patricia Carmo, Regula Wyss, Sandro Sanna, Serge Uberti, Sergio Premoli, Silvia Stucky, Stefano Spada, Uemon Ikeda



16 Settembre 2009


23 Settembre 2009


30 Settembre 2009

Bruna Esposito


Anke Armandi


Alessandra Giacinti

Elly Nagaoka


Antonello Bulgini


Andrea Fogli

Giulia Cantisani


Carmelo Di Feo


Anna Keen

Iulia Morcov


Christina Maria Pfeifer


Federico Mazza

Laura Palmieri


Dora Tass


Josef Levi

Loredana Baldin


Jacopo Benci


Marlene McLoughlin

Patricia Carmo


Liliana Moro


Marilù Eustachio

Regula Wyss


Marcello Di Donato


Onze

Sergio Premoli


Silvia Stucky


Orietta Mengucci

Serge Uberti


Stefano Spada


Sandro Sanna




Uemon Ikeda






NOTA: il lavoro di Liliana Moro sarà disponibile il 23 settembre, anziché 16 settembre, come annunciato prima . Ci scusiamo per l’inconveniente.

21:00 Performance musicale di J8b!t



J8b!t (Giorgia Gabrielli) nasce a Roma nel 1986.
Scopre la musica suonando il triangolo durante una recita a scuola.
A 11 anni abbraccia per la prima volta una chitarra. Dieci anni dopo conosce la Micromusic e lascia tutto per un Nintendo DS.
Fa parte del collettivo romano MicRoma HQ e gestisce l'etichetta COUCOU Netlabel insieme a Buskerdroid.



ACCENNO A RISPETTO DELLA MICROMUSICA

Con l'aggettivo micromusica (termine coniato da Carl Alias Gino Esposto responsabile project management di micromusic. net) s'intende l'attitudine a comporre e suonare avvalendosi di strumenti musicali non professionali, nella maggior parte dei casi progettati, a fini commerciali, per l'uso ludico e d'intrattenimento come: console di gioco (Gameboy, Atari, Nintendo Nes); tastiere giocattolo (Casio, Bontempi, Amstrad, Gbc, Letron, Yamaha); giocattoli sonori (Mattel, Waddingtons, Dubreq, Texas Instruments, Fisher Price); vecchi home computer (Commodore, Spectrum, Atari); vecchie periferiche come stampanti, hard drive. Con la micromusica si applica una ricontestualizzazione degli strumenti di uso quotidiano. Di pari passo si sviluppa il filone del Circuit Bending in cui tali apparecchiature vengono modificate sul piano fisico per poter generare sonorita' inedite. All'estremo di questa tendenza gli strumenti vengono addirittura autocostruiti. La micromusica non rappresenta un genere musicale definito quanto piuttosto un raggruppamento di stili eterogenei che vanno dalle composizioni low-fi dell'immaginario infantile (xylofoni giocattolo, organetti, tastierine didattiche, eccetera) fino alle sonorita' elettroniche che riprendono le atmosfere evocate nelle sale giochi degli anni Ottanta. Questa ultima tendenza in particolare prende il nome di 8bit, in quanto realizzata prevalentemente con strumenti elettronici a 8bit.



Se imprecisata appare la genesi della tendenza low-fi, piu' facile risulta la datazione del movimento 8bit nel nord Europa (sopratutto in Germania e in Svezia) tra il 1998 e il 2000, grazie all'impulso dato al genere dalla creazione delle cartucce musicali per Gameboy Little Sound Dj di Johan Kotlinski e Nanoloop di Oliver Wittchow.