Innovativo, originale, lontano dalle rassicuranti atmosfere disneyane, ma non per questo meno amato dai bambini, affascinati dal suo uso non realistico dei colori e del segno, Beni Montresor è uno straordinario poeta dell’immagine che è stato insignito dei più importanti riconoscimenti statunitensi nell’ambito della letteratura per l’infanzia, come la Caldecott Medal, e ha affascinato le grandi personalità dell’editoria americana per ragazzi come Alfred A. Knopf o come Jaqueline Kennedy Onassis

Proprio quest’ultima, impegnata nella Doubleday, realizzerà, alla fine degli anni ottanta, una riedizione di The witches of Venice e Little Red Riding Hood, uno straordinario Cappuccetto Rosso e uno dei pochissimi picture books pubblicati anche in Italia. Tanta è stata la fortuna e la fama di Beni Montresor negli Stati Uniti come illustratore e scrittore di storie per ragazzi, tanto questo aspetto del suo lavoro non ha trovato molti spazi in Italia. Questa mostra è quindi una occasione per far conoscere al pubblico italiano il lavoro di Beni Montresor per il mondo dell’infanzia.

L’esposizione vedrà i disegni originali che l’artista ha realizzato per alcune edizioni delle fiabe di Charles Perrault, Andersen o i fratelli Grimm. Moltissimi saranno poi i disegni originali tratti dai libri illustrati scritti dallo stesso Beni Montresor per le più importanti case editrici statunitensi.

Alla mostra sarà abbinata la nuova produzione teatrale per ragazzi di Fondazione Aida, Hansel e Gretel, ispirata all’omonimo libro di Montresor, che vedrà la drammaturgia e la regia di Andrea Mancini. Mancini sarà anche il curatore di un secondo libro intitolato Casa di fiori, casa di stelle. I libri illustrati di Beni Montresor. Anche questa pubblicazione è edita da Titivillus Mostre Editoria, in una edizione unica bilingue (italiano-inglese) e comprendente centinaia di illustrazioni a colori e in bianco e nero.

E proprio come un libro illustrato questa mostra è dedicata a tutti i bambini che non sanno leggere le parole ma che sanno leggere le immagini, l’alfabeto primitivo della nostra anima, di cui Montresor è un interprete sensibile e straordinario.

Un’ultima notazione riguarda il fatto che in occasione di questo importante evento la Biblioteca Teatrale di Fondazione Aida, che ha acquisito parte consistente del fondo librario del Maestro, verrà intitolata alla memoria del grande artista e si chiamerà appunto Biblioteca Teatrale “Beni Montresor”.