Chi si accinge a visitare una mostra di Beppe Domenici convinto di vedere opere di un pittore
“coerente formale “ rimane deluso o meglio sconcertato nell' osservare emotivamente l' iter di un
percorso pittorico inconsueto , vissuto in maturazione con il tempo e con l' esperienze di vita e
lavoro. La liberta' di espressione figurativa senza imposizioni formali e' nel desiderio e nella
convinzione dell' artista che si definiva “ pittore incoerente formale” . Il visitatore intento a
guardare le sue opere deve penetrarle come se fosse lui stesso e non il pittore ad averle realizzate
assorbendo le immagini con un pizzico di saggezza.
Beppe Domenici fin da giovane ha impresso sulla carta ,tela,legno ceramica,marmo,bronzo,
qualsiasi cosa che potesse attirare la sua fantasia, e la sua sensibilita'; le Alpi Apuane , il mare , le
darsene e le sue genti sono state la prima la linfa di forza interiore , di conoscenza , di esercizio
per il disegno e la pittura . I suoi viaggi , erano come delle scorrerie , sempre pronto con matita e
pennelli a catturare, a tradurre in immagini quelle cariche emotive che sentiva nello scoprire nuovi
oceani, Nord e Sud America, l' Australia, e anche l' Europa stessa .
Questa esposizione di disegni e quadri che si sviluppano dagli anni '40 fino agli ultimi decenni
mostrano ritratti di personaggi e artisti che Beppe Domenici ha incontrato e frequentato, il
paesaggio della darsena di Viareggio dopo guerra, delle genti apuane e delle sue aspre vette, di
esperienze di lavoro con il mondo del circo, di incontri con popolazioni delle Americhe, il suo
humour satirico formato con il Carnevale e le sue maschere del teatro italiano,sono espressioni di
una vita vissuta interamente per l' arte .