Biagio Vellano voleva essere un’artista libero dalla schiavitù di dover vendere, per non perdere quella purezza che solo la libertà consente. Una scelta così si paga con l’isolamento, con la mancanza di notorietà, di critiche o di consensi, oltre che di riscontro economico.
Nonostante tutto la passione che lo animava non è mai venuta meno e il suo innato talento lo ha portato a spendere l’intera vita per l’arte. Aveva iniziato quando era ancora molto giovane, con il disegno a mano libera, l’uso delle tempere e degli acrilici, per dedicarsi poi alla fine degli anni 80, alla pittura materica.
Dapprima piccoli quadri, poi opere di grandi dimensioni , Grazie alla fiamma ossidrica, plastiche, gomme, ferri e altri materiali si trasformavano in qualcosa di inaspettato.
Con le sue ultime volontà ha affidato l’incarico di far conoscere i suoi lavori, ma i casi della vita non hanno permesso di farlo prima.
Ora le sue opere possono finalmente esser proposte al giudizio di critica.