Gli scatti di Per Billgreen e Dennis Santella inseguono l’americano medio nei luoghi che gli sono più consoni, i lavori di Sara Greenberger Rafferty invece ritraggono i personaggi televisivi e dello star system hollywoodiano, idoli di intere generazioni, con una tecnica che ne stavolge l’aura mitica mostrandone il lato più vulnerabile. Lo sguardo attento e la ricerca di questi artisti trentenni convergono assieme verso una riflessione sulle molteplici identità della società americana, descritta attraverso alcune sue particolari sfaccettature.
La serie di fotografie presentata da Per Billgren ruota intorno alla varia umanità che affolla le convention negli alberghi. Ritrovi dove l’americano medio si incontra per condividere una comune passione. Come un reporter l’artista ha documentato numerosi congressi, che da anni segue in località più o meno remote degli Stati Uniti. I protagonisti di questi scatti sono ventriloqui, impagliatori di animali, maghi, pornostar per una notte e sosia di celebrità hollywoodiane.
Di Dennis Santella vengono presentate due serie di lavori: “Harlem Gardens” e “Splits”. Nella prima, protagonista è il quartiere di Harlem dove Santella ha vissuto a lungo. Qui ha fotografato per un anno il fenomeno dei community gardens, ovvero lotti non edificati che il Comune lascia in stato di abbandono e di cui talvolta i residenti si appropriano per destinarli agli usi più diversi. La seconda serie “Splits” nasce da una riflessione sull’indecisione nella scelta delle inquadrature. Il risultato è un’immagine divisa in due ma realizzata sullo stesso negativo, a testimonianza di due distinti momenti.
Sara Greenberger Rafferty usa i protagonisti della Comedy del XX Secolo come punto di partenza per una riflessione sociale più ampia. I ritratti di Bill Cosby, Goldie Hawn e Madeline Kahn, solo per citarne alcuni, sono riprodotti con una tecnica particolare che li vede stampati con una macchina non professionale, elaborati manualmente e digitalmente per poi essere ristampati in forma di fotografia. I soggetti trasfigurati dalle macchie e dai pixel che emergono impietosi evocano un corpo ferito e rimandano ad umori corporali molto reali, come lacrime e sangue, elementi che normalmente vengono tralasciati se non eliminati nelle immagini di uso commerciale e pubblico.


Per Billgreen ha studiato psicologia alla University of Washington di Seattle e ha conseguito di recente un MFA alla Columbia University di New York. Ha esposto in vari spazi non profit di New York e in gallerie private.

Sara Greenberger Rafferty è nata a Chicago. Nel 2005 ha conseguito un MFA alla Columbia University di New York e attualmente vive e lavora a Brooklyn. Tra le sue mostre personali: The Kitchen, New York; The Eli Marsh Gallery - Amherst College, Amherst, Massachusetts; PS1 Contemporary Art Center, New York; Sandroni Rey, Los Angeles. Mostre collettive: The Portland Institute for Contemporary Art, Oregon; Gagosian Gallery, New York; D’Amelio Terras, New York. Una sua scultura è stata esposta al MetroTech Center, Brooklyn con il supporto del Public Art Fund di New York.

Dennis Santella ha una formazione scientifico-artistica con una laurea in Neuroscienze e una specializzazione in Scienza della salute ambientale. Di recente ha conseguito un Master in Arti visive alla Columbia Univeristy di New York.