neon>campobase a partire da venerdì 18 giugno ospita BridA (Tom Kersevan, Sendi Mango, Jurij Pavlica).

BridA è un gruppo di artisti formatosi nel 1996, quando i suoi membri erano ancora studenti dell'Accademia di Belle Arti di Venezia. BridA ha base in Slovenia, ma sin dall'inizio ha sviluppato una serie di progetti artistici ad altissimo livello internazionale, che hanno più volte portato il gruppo in Italia, Stati Uniti, Germania, etc. per mostre, lezioni, presentazioni, residenze.
BridA si interroga sui contenuti artistici e investiga la società contemporanea.
La produzione del collettivo costituisce un soggetto nuovo, attivo e unito che approccia la produzione artistica come un’entità collettiva, al di sopra delle aspirazioni individuali dei membri del gruppo. Il lavoro collettivo, all'insegna di un'impresa o di un sistema organizzativo, rappresenta per loro una sfida.
La produzione si basa su video, arti grafiche, pittura, fotografia ed installazioni multimediali. Il continuo passaggio dalla superficie bidimensionale allo spazio tridimensionale è reversibile e alternato. E’ simile a un viaggio, dove il tragitto è più importante della destinazione... Per BridA la ricerca del percorso e il processo creativo sono più importanti del prodotto finale.
Le procedure di ricerca e l'applicazione tecnologica sono parte della creazione artistica e sono orientate alla sua produzione, la quale agisce come un'entità indipendente e può auto-aggiornarsi e auto-completarsi. BridA combina tecnologia e pensiero artistico. Questa stessa procedura di indagine e di conoscenza della macchina tecnologica è un processo artistico in sè. Sviluppando progetti che riguardano contemporaneamente arte e scienza, BridA collabora con svariati istituti di ricerca. I progetti più rilevanti: Modux, Information Accelerator e Trackeds.

Il progetto che BridA ha deciso di portare a Bologna consisterà nella presentazione di una serie di brevi video, es.: Nanoplot, How big is your heart, Nano Bug, The Nose…
La particolarità di questi video è quella di essere stati concepiti all’interno di un progetto europeo (http://www.timefornano.eu/it/), con lo scopo di coinvolgere il pubblico nel dibattito sulle nanotecnologie.
I video hanno la proprietà di porre degli interrogativi su questioni che non hanno ancora una risposta scientifica o filosofica.

Durante il soggiorno a neon>campobase BridA seguiterà a lavorare per il progetto Timefornano, con l’obiettivo di ampliare questa produzione di video grazie al coinvolgimento diretto del pubblico, creando una piattaforma che permetterà di interagire direttamente sulla creazione dei video usando diversi dispositivi preinstallati nello spazio espositivo.
Dunque neon>campobase, conformemente a quella che è la sua vocazione, diventerà un laboratorio aperto, uno spazio di condivisione e di comunicazione in cui gli artisti saranno presenti e operativi mettendo a disposizione la loro conoscenza e collaborando con il pubblico che avrà la possibilità di pubblicare i video quasi in tempo reale sul web, attraverso i web video channels come youtube o vimeo.