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Brigitte Ribbentrop – Variazioni nella geometria
Lampade, monili: nell’universo ornamentale di Brigitte Ribbentrop è l’
elemento geometrico a prevalere. Una geometria fluida, fluidificata, in cui
trionfa il popolo delle pietre, simbolo della trasmutazione.
Comunicato stampa
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Lampade, monili: nell’universo ornamentale di Brigitte Ribbentrop è l’
elemento geometrico a prevalere. Una geometria fluida, fluidificata, in cui
trionfa il popolo delle pietre, simbolo della trasmutazione. Cristallo di
rocca, onice, corniola, perle, turchesi, giada, coralli, radici di rubino e
smeraldo, pietra lavica, e ancora plexiglass e vetro, incastonati in fili
indorati, argentati, o di rame, ottone e argento puro, diventano gioielli
dischiusi, spiraliformi. Le gemme si intrecciano in collier che rifuggono il
limite di una tradizionale abbottonatura, in orecchini asimmetrici
realizzati seguendo traiettorie “a filo di vertigine”, o in spille di matrice
surrealista pensate per uomini e donne. Brigitte ama l’arabesco, la più
spirituale
delle linee, e crea gioielli sinuosi giocando sull’incontro dinamico fra la
grana della pelle e i grani del collier.
Fra andamenti obliqui e deviazioni, esili fili e piume di pavone, le
manifatture zigzaganti di Brigitte Ribbentrop, che è anche la principale
modella delle sue creazioni, evocano atmosfere e offrono la possibilità di
continue reinterpretazioni da parte di chi le indossa.
Seguendo il medesimo equilibrio, le sua lampade scultura sono mobili, aeree,
sospese nella possibilità di un moto infinito. Conchiglie combinate con
piante
di gorgonia marina, specchietti molati che ondeggiano dal soffitto, icone di
compositori che volteggiano appesi a un’onda dorata, ricordano i mobiles di
Alexander Calder, e in più sprigionano luce. Nelle creazioni in mostra alla
Fondazione Mondragone si può ammirare anche la collezione privata di gioielli
inusuali dedicati dalla Ribbentrop a Corrado Paloni. Tessere residuali, in
vetro color smeraldo con foglie d’argento e d’oro zecchino, tratte dal
laboratorio del restauratore del Duomo di Orvieto, sono da lei trasformate in
preziosi di rara bellezza.
Sempre nel segno della sospensione, della mobilità, del sogno.
Fuani Marino
All’inizio dell’inaugurazione si esibirà nella Chiesa di S. Maria delle
Grazie il coro rinascimentale I’ Vandalia.
elemento geometrico a prevalere. Una geometria fluida, fluidificata, in cui
trionfa il popolo delle pietre, simbolo della trasmutazione. Cristallo di
rocca, onice, corniola, perle, turchesi, giada, coralli, radici di rubino e
smeraldo, pietra lavica, e ancora plexiglass e vetro, incastonati in fili
indorati, argentati, o di rame, ottone e argento puro, diventano gioielli
dischiusi, spiraliformi. Le gemme si intrecciano in collier che rifuggono il
limite di una tradizionale abbottonatura, in orecchini asimmetrici
realizzati seguendo traiettorie “a filo di vertigine”, o in spille di matrice
surrealista pensate per uomini e donne. Brigitte ama l’arabesco, la più
spirituale
delle linee, e crea gioielli sinuosi giocando sull’incontro dinamico fra la
grana della pelle e i grani del collier.
Fra andamenti obliqui e deviazioni, esili fili e piume di pavone, le
manifatture zigzaganti di Brigitte Ribbentrop, che è anche la principale
modella delle sue creazioni, evocano atmosfere e offrono la possibilità di
continue reinterpretazioni da parte di chi le indossa.
Seguendo il medesimo equilibrio, le sua lampade scultura sono mobili, aeree,
sospese nella possibilità di un moto infinito. Conchiglie combinate con
piante
di gorgonia marina, specchietti molati che ondeggiano dal soffitto, icone di
compositori che volteggiano appesi a un’onda dorata, ricordano i mobiles di
Alexander Calder, e in più sprigionano luce. Nelle creazioni in mostra alla
Fondazione Mondragone si può ammirare anche la collezione privata di gioielli
inusuali dedicati dalla Ribbentrop a Corrado Paloni. Tessere residuali, in
vetro color smeraldo con foglie d’argento e d’oro zecchino, tratte dal
laboratorio del restauratore del Duomo di Orvieto, sono da lei trasformate in
preziosi di rara bellezza.
Sempre nel segno della sospensione, della mobilità, del sogno.
Fuani Marino
All’inizio dell’inaugurazione si esibirà nella Chiesa di S. Maria delle
Grazie il coro rinascimentale I’ Vandalia.
29
ottobre 2008
Brigitte Ribbentrop – Variazioni nella geometria
Dal 29 ottobre al 19 novembre 2008
arti decorative e industriali
Location
FONDAZIONE MONDRAGONE
Napoli, Piazzetta Mondragone, 18, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Mondragone, 18, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì con orari 9 – 13 e 15 – 17
Vernissage
29 Ottobre 2008, h 18.30
Autore