Brescia è percorsa in questo autunno 2004 da una serie straordinaria di eventi culturali concomitanti che la pongono al centro dell’interesse di migliaia di visitatori: le Ninfee di Monet, Tiziano e la pittura del Cinquecento dal Louvre, i capolavori dell’incisione da Duerer a Morandi, le Settimane Musicali Bresciane con le musiche del Danubio.
In questo panorama l’antiquariato si propone dal 20 al 28 novembre 2004 al quartiere fieristico per la XVII Edizione di Brixiantiquaria, cui partecipano 85 fra le migliori gallerie con arazzi, dipinti, mobili, sculture, argenti, tappeti, vetri e gioielli. Sono tutte opere di pregio per il folto pubblico di collezionisti che Brixiantiquaria richiama ogni anno.
Accompagna Brixiantiquaria la mostra “Strumenti Musicali dal XVI al XVIII secolo” ricca di 30 pezzi storici: liuti, chitarre, mandolini, violini, viole e violoncelli, viole da gamba e d’amore. Queste opere preziose appartengono alle produzioni lombarde, napoletane, genovesi, romane e bresciane. La famiglia del violino è rappresentata unicamente da opere della scuola bresciana che nel XVI e XVII secolo non ebbe niente da invidiare a centri di importanza mondiale come Cremona e Venezia. La mostra è curata dal Maestro Claudio Amighetti, costruttore a Cremona di strumenti presenti in tutto il mondo, restauratore, scrittore e docente di fama internazionale.