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Bruno Catalano. Multi-site Exhibition
L’esposizione combina all’incirca 30 sculture recenti, figure capaci di instaurare un dialogo con il mondo circostante fino ad identificarsi con esso, abitandolo in questa occasione per sei mesi, creando una nuova connessione con la città di Venezia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Bruno Catalano
Multi-site Exhibition
Venezia
7 maggio – 24 novembre 2019
La Ravagnan Gallery presenta la mostra diffusa di Bruno Catalano a Venezia.
In occasione della 58° Biennale d’Arte di Venezia, i Viaggiatori di Bruno Catalano,
artista italo-francese, saranno dislocati in cinque diverse sedi espositive, tra San
Marco e Dorsoduro: Chiesa di San Gallo, Teatro Goldoni, Sina Centurion Palace, la
storica Ravagnan Gallery in Piazza San Marco e la nuova sede a Dorsoduro 686.
L’esposizione combina all’incirca 30 sculture recenti, figure capaci di instaurare un
dialogo con il mondo circostante fino ad identificarsi con esso, abitandolo in questa
occasione per sei mesi, creando una nuova connessione con la città di Venezia. “Les
Voyageurs” sono sorprendenti sculture in bronzo caratterizzate dalla totale mancanza
della parte centrale del corpo “nelle quali le parti vuote assumono la stessa
importanza formale ed espressiva dei volumi pieni”, sottolinea Enzo Di Martino in
catalogo, nel saggio dedicato all’artista.
L’opera plastica di Catalano si colloca naturalmente all’interno di quel processo di
straordinario rinnovamento espressivo dell'arte del XX secolo e dichiara un suo
personale e caratterizzato contributo storico alla contrapposizione ideologica tra i
pieni e i vuoti che ha caratterizzato gran parte della scultura del Novecento. In questa
prospettiva diventa allora inevitabile rimarcare l’originale “classicità” della scultura
di Bruno Catalano, pur nella frantumazione e nell'assenza di parte delle figure. I
bronzi di Bruno Catalano intrecceranno il nostro cammino in un viaggio attraverso la
città: dal foyer del Teatro Goldoni con “Van Gogh”, alla terrazza sul Canal Grande
del Sina Centurion Palace dove troneggerà l'enigmatico personaggio “Blue de
Chine”, alle sedi della storica Ravagnan Gallery in Piazza San Marco e a Dorsoduro.
Nella Chiesa di San Gallo, piccolo oratorio cinquecentesco e fulcro
dell’esposizione, avviene l’incontro tra bronzo e terracotta con l’installazione
intitolata “Poser Ses Valises”: a riflettersi, quasi in un gioco di specchi, le figure non
più sole ma messe in relazione tra di loro. Quattro personaggi, tre maschili “Hubert”,
“Raphael”, “Bachir" e uno femminile “Lauralou”, con i loro rispettivi modelli in
terracotta. Un pieno nella volatilità della terra, un vuoto nella permanenza del bronzo
creano un dialogo simmetrico nella loro alternanza. All'interno della chiesa l'artista
depone anche alcuni dei suoi bagagli, l’emblema stesso del viaggio: la valigia, dove
conservare oggetti ma anche i propri desideri e la speranza di un futuro migliore.
Strumenti concreti ma dal forte significato metaforico.
Il progetto espositivo, che sarà corredato da un ricco catalogo con testi di Enzo Di
Martino e Lidia Panzeri, vanta il patrocinio del Comune di Venezia, della Diocesi
Patriarcato di Venezia, Ufficio Beni Culturali, dell’Associazione Piazza San Marco e
dell’Alliance Française.
Nato in Marocco nel 1960, Bruno Catalano (che vive e lavora in Francia) è
costretto ad emigrare in Francia con la famiglia. Sbarca a Marsiglia e a diciotto anni
diventa marinaio. L’esperienza dello “sradicamento” e il periodo passato in mare
segneranno profondamente la sua esistenza. Marsiglia, dunque, è il suo punto di
approdo, dopo aver vissuto da marinaio per trent’ anni senza una dimora fissa,
navigando tra i diversi porti del mondo. Ed è qui che ha iniziato la sua carriera:
modellando l’argilla prima, la colatura in bronzo poi; la tecnica utilizzata per queste
sculture è il bronzo, trattato a frammenti e colorato con tinte mai brillanti che
conferiscono alle figure una patina d’altri tempi. Ispirato ai grandi maestri
come Rodin , Giacometti , Camille Claudel, il marsigliese César (César Baldaccini) e
soprattutto Bruno Lucchesi, da cui apprende la tecnica di modellare l’argilla, lo
scultore riesce a superare la sfida dei suoi predecessori, aggiungendo una quarta
dimensione nel suo tentativo surrealista, ben riuscito, di creare il vuoto nello spazio,
utilizzando inizialmente l’argilla per evolvere in seguito verso l’uso del bronzo.
Sedi espositive e orari d’apertura
CHIESA DI SAN GALLO, Campo San Gallo 1103
Inaugurazione su invito 07.05 ore 18.00
Mar-dom 10-18
TEATRO GOLDONI, San Marco 4650
Mar-sab 10-18
SINA CENTURION PALACE, Dorsoduro 173
Lun-dom 10-19
RAVAGNAN GALLERY, Piazza san Marco 50/A - Dorsoduro 686
Lun-dom 10-19
Multi-site Exhibition
Venezia
7 maggio – 24 novembre 2019
La Ravagnan Gallery presenta la mostra diffusa di Bruno Catalano a Venezia.
In occasione della 58° Biennale d’Arte di Venezia, i Viaggiatori di Bruno Catalano,
artista italo-francese, saranno dislocati in cinque diverse sedi espositive, tra San
Marco e Dorsoduro: Chiesa di San Gallo, Teatro Goldoni, Sina Centurion Palace, la
storica Ravagnan Gallery in Piazza San Marco e la nuova sede a Dorsoduro 686.
L’esposizione combina all’incirca 30 sculture recenti, figure capaci di instaurare un
dialogo con il mondo circostante fino ad identificarsi con esso, abitandolo in questa
occasione per sei mesi, creando una nuova connessione con la città di Venezia. “Les
Voyageurs” sono sorprendenti sculture in bronzo caratterizzate dalla totale mancanza
della parte centrale del corpo “nelle quali le parti vuote assumono la stessa
importanza formale ed espressiva dei volumi pieni”, sottolinea Enzo Di Martino in
catalogo, nel saggio dedicato all’artista.
L’opera plastica di Catalano si colloca naturalmente all’interno di quel processo di
straordinario rinnovamento espressivo dell'arte del XX secolo e dichiara un suo
personale e caratterizzato contributo storico alla contrapposizione ideologica tra i
pieni e i vuoti che ha caratterizzato gran parte della scultura del Novecento. In questa
prospettiva diventa allora inevitabile rimarcare l’originale “classicità” della scultura
di Bruno Catalano, pur nella frantumazione e nell'assenza di parte delle figure. I
bronzi di Bruno Catalano intrecceranno il nostro cammino in un viaggio attraverso la
città: dal foyer del Teatro Goldoni con “Van Gogh”, alla terrazza sul Canal Grande
del Sina Centurion Palace dove troneggerà l'enigmatico personaggio “Blue de
Chine”, alle sedi della storica Ravagnan Gallery in Piazza San Marco e a Dorsoduro.
Nella Chiesa di San Gallo, piccolo oratorio cinquecentesco e fulcro
dell’esposizione, avviene l’incontro tra bronzo e terracotta con l’installazione
intitolata “Poser Ses Valises”: a riflettersi, quasi in un gioco di specchi, le figure non
più sole ma messe in relazione tra di loro. Quattro personaggi, tre maschili “Hubert”,
“Raphael”, “Bachir" e uno femminile “Lauralou”, con i loro rispettivi modelli in
terracotta. Un pieno nella volatilità della terra, un vuoto nella permanenza del bronzo
creano un dialogo simmetrico nella loro alternanza. All'interno della chiesa l'artista
depone anche alcuni dei suoi bagagli, l’emblema stesso del viaggio: la valigia, dove
conservare oggetti ma anche i propri desideri e la speranza di un futuro migliore.
Strumenti concreti ma dal forte significato metaforico.
Il progetto espositivo, che sarà corredato da un ricco catalogo con testi di Enzo Di
Martino e Lidia Panzeri, vanta il patrocinio del Comune di Venezia, della Diocesi
Patriarcato di Venezia, Ufficio Beni Culturali, dell’Associazione Piazza San Marco e
dell’Alliance Française.
Nato in Marocco nel 1960, Bruno Catalano (che vive e lavora in Francia) è
costretto ad emigrare in Francia con la famiglia. Sbarca a Marsiglia e a diciotto anni
diventa marinaio. L’esperienza dello “sradicamento” e il periodo passato in mare
segneranno profondamente la sua esistenza. Marsiglia, dunque, è il suo punto di
approdo, dopo aver vissuto da marinaio per trent’ anni senza una dimora fissa,
navigando tra i diversi porti del mondo. Ed è qui che ha iniziato la sua carriera:
modellando l’argilla prima, la colatura in bronzo poi; la tecnica utilizzata per queste
sculture è il bronzo, trattato a frammenti e colorato con tinte mai brillanti che
conferiscono alle figure una patina d’altri tempi. Ispirato ai grandi maestri
come Rodin , Giacometti , Camille Claudel, il marsigliese César (César Baldaccini) e
soprattutto Bruno Lucchesi, da cui apprende la tecnica di modellare l’argilla, lo
scultore riesce a superare la sfida dei suoi predecessori, aggiungendo una quarta
dimensione nel suo tentativo surrealista, ben riuscito, di creare il vuoto nello spazio,
utilizzando inizialmente l’argilla per evolvere in seguito verso l’uso del bronzo.
Sedi espositive e orari d’apertura
CHIESA DI SAN GALLO, Campo San Gallo 1103
Inaugurazione su invito 07.05 ore 18.00
Mar-dom 10-18
TEATRO GOLDONI, San Marco 4650
Mar-sab 10-18
SINA CENTURION PALACE, Dorsoduro 173
Lun-dom 10-19
RAVAGNAN GALLERY, Piazza san Marco 50/A - Dorsoduro 686
Lun-dom 10-19
07
maggio 2019
Bruno Catalano. Multi-site Exhibition
Dal 07 maggio al 24 novembre 2019
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Venezia
Venezia, (Venezia)
Venezia, (Venezia)
Vernissage
7 Maggio 2019, ore 18 alla Chiesa di San Gallo, Campo San Gallo 1103
Autore