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Bruno Donadel – Il poema bucolico
Il fenomeno Donadel, esploso negli anni ’57 -‘ 62 quando l’artista sconosciuto (nato a Farra di Soligo nel 1929) vinse l’ambito premio milanese Diomira
Comunicato stampa
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Il fenomeno Donadel, esploso negli anni ’57 -‘ 62 quando l’artista sconosciuto (nato a Farra di Soligo nel 1929) vinse l’ambito premio milanese Diomira per il disegno e venne presentato dal prof. Wart Arslan in una spettacolare mostra trevisana, si ripresenta nella nostra citt� con l’esposizione di opere appartenenti ad una collazione esemplare per scelta e qualit�.
Temi della raccolta sono: figura, paesaggio, silente natura, bestiario, floralia.
Dalla monografia Il poema bucolico, agreste sinfonia di Bruno Donadel, Eurocrom4 2006, isoliamo dai saggi:
…L’“imago rustica” di Bruno Donadel caratterizza il rapporto con una particolare cultura per cogliere i segni della civilt� rurale sapendo conservare implicazioni positive di schiettezza, di genuinit� e di poesia…Alle origini fantastiche di un suo “perduto” nell’attivit� dell’artista significati e libere divagazioni si rincorrono con il sorriso di una vigile ironia… Nel penetrare i dati della realt� esterna Donadel attiva uno sguardo capace di restituire le tre dimensioni comuni delle cose e di catturarne una quarta, psichica e interiore. La scelta di rappresentazione figurativa individua un’immagine che punta allo scheletro degli oggetti, mantenendo tuttavia, fra le possibilit� della pittura, un carattere compreso fra pulsione narrativa e ornamentazione… Donadel non stempera i colori sulla tavolozza ma la sostanza stessa degli oggetti: un universo cromatico pregno di luce. Le figurazioni sprigionano una selvaggia energia, una gioia di essere che pare aver perduto qualsiasi sapore mitico o classico, per acquistare una forza rustica, terrestre. In questa biblica estensione l’immagine si colma di un senso fatale di grandezza…(L.B.)
… La mia libert� � la mia ricchezza Un bene cos� grande, che � costato a Donadel sacrifici e rinunce di una vita intera, non pu� che arricchire sovranamente la sua persona.Potrei essere ministro o cardinale, se non avessi sposato l’arte Una personalit� cos� complessa e dotata di virt� naturali, di acume intellettivo, di voglia illimitata di rimettersi in gioco, di spirito indomabile di elevazione, non avrebbe avuto n� potrebbe avere esiti nella mediocrit�. Sono un ateo mistico, che si commuove come una vecchietta al suono delle campane e al passaggio di un funerale Ecco qui una testimonianza autentica dell’intimo originale rapporto di Donadel col mondo dell’espressione religiosa, col sacro… Pittura-Musica e azzardo, inteso come riserva dello spirito creativo e motore propulsore del genio in libert� creativa. “Alla mia et� i vizi sono fuggiti, il gioco mi d� carica”, dice ed � da credergli perch� con il suo magnetismo di guru in perenne sincronia con gli accadimenti � ancora signore dell’imprevedibilit� brutale e inebriante del gioco. Tutta la sua vita non � stata forse un azzardo? La sua avventura con l’arte, il suo corpo la sua anima, un piccolo dado segnato da puntini neri che rotola nel cosmo... (P.P.)
Temi della raccolta sono: figura, paesaggio, silente natura, bestiario, floralia.
Dalla monografia Il poema bucolico, agreste sinfonia di Bruno Donadel, Eurocrom4 2006, isoliamo dai saggi:
…L’“imago rustica” di Bruno Donadel caratterizza il rapporto con una particolare cultura per cogliere i segni della civilt� rurale sapendo conservare implicazioni positive di schiettezza, di genuinit� e di poesia…Alle origini fantastiche di un suo “perduto” nell’attivit� dell’artista significati e libere divagazioni si rincorrono con il sorriso di una vigile ironia… Nel penetrare i dati della realt� esterna Donadel attiva uno sguardo capace di restituire le tre dimensioni comuni delle cose e di catturarne una quarta, psichica e interiore. La scelta di rappresentazione figurativa individua un’immagine che punta allo scheletro degli oggetti, mantenendo tuttavia, fra le possibilit� della pittura, un carattere compreso fra pulsione narrativa e ornamentazione… Donadel non stempera i colori sulla tavolozza ma la sostanza stessa degli oggetti: un universo cromatico pregno di luce. Le figurazioni sprigionano una selvaggia energia, una gioia di essere che pare aver perduto qualsiasi sapore mitico o classico, per acquistare una forza rustica, terrestre. In questa biblica estensione l’immagine si colma di un senso fatale di grandezza…(L.B.)
… La mia libert� � la mia ricchezza Un bene cos� grande, che � costato a Donadel sacrifici e rinunce di una vita intera, non pu� che arricchire sovranamente la sua persona.Potrei essere ministro o cardinale, se non avessi sposato l’arte Una personalit� cos� complessa e dotata di virt� naturali, di acume intellettivo, di voglia illimitata di rimettersi in gioco, di spirito indomabile di elevazione, non avrebbe avuto n� potrebbe avere esiti nella mediocrit�. Sono un ateo mistico, che si commuove come una vecchietta al suono delle campane e al passaggio di un funerale Ecco qui una testimonianza autentica dell’intimo originale rapporto di Donadel col mondo dell’espressione religiosa, col sacro… Pittura-Musica e azzardo, inteso come riserva dello spirito creativo e motore propulsore del genio in libert� creativa. “Alla mia et� i vizi sono fuggiti, il gioco mi d� carica”, dice ed � da credergli perch� con il suo magnetismo di guru in perenne sincronia con gli accadimenti � ancora signore dell’imprevedibilit� brutale e inebriante del gioco. Tutta la sua vita non � stata forse un azzardo? La sua avventura con l’arte, il suo corpo la sua anima, un piccolo dado segnato da puntini neri che rotola nel cosmo... (P.P.)
04
marzo 2006
Bruno Donadel – Il poema bucolico
Dal 04 marzo al 09 aprile 2006
arte contemporanea
Location
LE VENEZIE
Treviso, Viale Trento E Trieste, 19, (Treviso)
Treviso, Viale Trento E Trieste, 19, (Treviso)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 9-13; giovedì 15–18; sabato e domenica 15–19
Vernissage
4 Marzo 2006, ore 16.30
Autore