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Bruno Donadel – Il Sentimento del Colore
La rassegna riunisce circa 160 opere tra disegni e dipinti che ricostruiscono
un arco di oltre mezzo secolo di ininterrotta creatività.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra è uno degli eventi centrali della rassegna multidisciplinare
“Paesagire”, che si propone anche quest’anno di tenere vivi la riflessione e il
dibattito pubblico sui temi del paesaggio, della natura, della cultura e della
memoria.
L’esposizione offre una lettura del mondo contadino del secolo scorso
attraverso gli occhi di un testimone privilegiato, che ha saputo trasferire la
sua esperienza di vita nel nucleo vibrante di una poetica.
La rassegna riunisce circa 160 opere tra disegni e dipinti che ricostruiscono
un arco di oltre mezzo secolo di ininterrotta creatività.
Attraverso accurate ricerche in collezioni private sono state scoperti quadri
di grande interesse degli anni ’60 e ’70, mai esposti fino ad ora, che
testimoniano la qualità della pittura di Bruno Donadel e la sua raffinata
sensibilità cromatica, frutto dell’incontro del gusto tonale di tradizione
veneta con una tensione espressionistica che ha pochi antecedenti nella
regione. Questa esperienza artistica può essere così riconsiderata nella sua
interezza, in un’adeguata prospettiva storica, grazie ad una ricostruzione
completa dei periodi che la scandiscono e delle sfaccettature che la
compongono.
La frequentazione dei temi del mondo rurale in Donadel non risponde ad un
intento realistico, né esprime una volontà di documentazione, ma offre una
lettura della civiltà contadina in qualche modo più profonda, perché
accompagnata dagli echi emozionali che questo contesto fa risuonare nell’
interiorità di un protagonista, echi che risultano capaci di aprire
significativi spiragli sui vissuti antropologici ed esistenziali.
Bruno Donadel si rivolge al mondo contadino con amore e amarezza al tempo
stesso, rimpianto e rammarico, apologia e rimprovero. La sua adesione ad esso è
totale ed egli sa metterne in evidenza i valori di spontaneità, autenticità,
vicinanza alla natura, ma non lo idealizza e lo presenta anzi come un mondo
aspro e contrastato, di dura fatica, cupa rassegnazione, chiusura fatalistica.
La sua etica è quella della devozione per questa forma di vita e al tempo
stesso della pietà per la sofferenza che essa racchiude.
L’aver saputo esprimere l’ambivalenza di questi sentimenti con uno stile
efficace e originale è il merito di questo artista e una delle ragioni della
sua fama.
“Paesagire”, che si propone anche quest’anno di tenere vivi la riflessione e il
dibattito pubblico sui temi del paesaggio, della natura, della cultura e della
memoria.
L’esposizione offre una lettura del mondo contadino del secolo scorso
attraverso gli occhi di un testimone privilegiato, che ha saputo trasferire la
sua esperienza di vita nel nucleo vibrante di una poetica.
La rassegna riunisce circa 160 opere tra disegni e dipinti che ricostruiscono
un arco di oltre mezzo secolo di ininterrotta creatività.
Attraverso accurate ricerche in collezioni private sono state scoperti quadri
di grande interesse degli anni ’60 e ’70, mai esposti fino ad ora, che
testimoniano la qualità della pittura di Bruno Donadel e la sua raffinata
sensibilità cromatica, frutto dell’incontro del gusto tonale di tradizione
veneta con una tensione espressionistica che ha pochi antecedenti nella
regione. Questa esperienza artistica può essere così riconsiderata nella sua
interezza, in un’adeguata prospettiva storica, grazie ad una ricostruzione
completa dei periodi che la scandiscono e delle sfaccettature che la
compongono.
La frequentazione dei temi del mondo rurale in Donadel non risponde ad un
intento realistico, né esprime una volontà di documentazione, ma offre una
lettura della civiltà contadina in qualche modo più profonda, perché
accompagnata dagli echi emozionali che questo contesto fa risuonare nell’
interiorità di un protagonista, echi che risultano capaci di aprire
significativi spiragli sui vissuti antropologici ed esistenziali.
Bruno Donadel si rivolge al mondo contadino con amore e amarezza al tempo
stesso, rimpianto e rammarico, apologia e rimprovero. La sua adesione ad esso è
totale ed egli sa metterne in evidenza i valori di spontaneità, autenticità,
vicinanza alla natura, ma non lo idealizza e lo presenta anzi come un mondo
aspro e contrastato, di dura fatica, cupa rassegnazione, chiusura fatalistica.
La sua etica è quella della devozione per questa forma di vita e al tempo
stesso della pietà per la sofferenza che essa racchiude.
L’aver saputo esprimere l’ambivalenza di questi sentimenti con uno stile
efficace e originale è il merito di questo artista e una delle ragioni della
sua fama.
29
novembre 2009
Bruno Donadel – Il Sentimento del Colore
Dal 29 novembre 2009 al 31 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
VILLA BRANDOLINI
Pieve Di Soligo, Piazza Libertà, 7, (Treviso)
Pieve Di Soligo, Piazza Libertà, 7, (Treviso)
Orario di apertura
Sabato 14.30-19.00 - Domenica e festivi 10.00 - 12.30, 14.30 19.00
Autore
Curatore