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Bruno Fermariello – Gilgamesh
N’Art associazione culturale è lieta di presentare Gilgamesh di Bruno Fermariello e i ragazzi di Nisida, a cura di Rosanna Palmieri e Maria Savarese
Comunicato stampa
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N’Art associazione culturale è lieta di presentare Gilgamesh di Bruno Fermariello e i ragazzi di Nisida, a cura di Rosanna Palmieri e Maria Savarese.
La mostra, patrocinata dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli Assessorato alla Cultura, dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, è realizzata grazie al contributo dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione, dalla Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia, dalla Fondazione My Earth e dalla Società Cadipa.
L’esposizione è il risultato di un progetto culturale iniziato circa quattro mesi fa in seguito ad una visita condotta all’interno dell’Istituto, durante la quale è stato possibile ammirare i lavori artistici eseguiti dai ragazzi nel corso degli anni: dipinti, ceramiche, presepi in terracotta, sculture.
La proposta è stata quella di strutturare un laboratorio di pittura - diretto e coordinato da Bruno Fermariello, interamente documentato dalle fotografie e dalle riprese video di Silvio Siciliano - che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di quasi tutti i ragazzi dell’Istituto, i quali, dal mese di gennaio, per due volte la settimana, hanno dipinto insieme all’artista napoletano raccontando per immagini la storia di Gilgamesh, un semidio, secondo la tradizione re di Uruk, in Mesopotamia, vissuto nel II millennio; un testo pieno di fascino e di spunti da rappresentare…la regalità, la forza, bellezza, il mostruoso, la morte…elementi tali da consentire loro una temporanea, ma salutare regressione estetica. Un testo, però, al tempo stesso capace di far riflettere i ragazzi sul significato della crescita, sulla necessità di abbandonare il proprio narcisistico punto di vista, in direzione di una più ampia accettazione della realtà.
Il racconto di Gilgamesh ha coinvolto, così, emotivamente tutti loro consentendo una maggiore disponibilità a lasciarsi andare, ad essere spontanei, anche se al buon esito dell’incontro tra l’eroe antico e i ragazzi ha contribuito in maniera determinante la forte componente Rom presente in Istituto, in particolar modo un gruppo di giovani zingare che ha saputo recepire tutti gli elementi magici del testo trasferendoli direttamente sulla tela. E’ proprio per questo se sono tornati in vita, così, tutti gli elementi archetipici presenti nella storia di Gilgamesh…la regalità, la bellezza, il mondo naturale antropomorfizzato, il demoniaco…è grazie a loro se in questa mostra ci viene presentato un Gilgamesh dalle fattezze inconfondibilmente gitane.
Il lavoro è stato organizzato quotidianamente come in una grande bottega di pittura, dalla fase creativa dei bozzetti su carta a quella della realizzazione finale su tele di grandi proporzioni, possibile grazie alla proiezione degli ingrandimenti digitali dei disegni sul bianco della tela.
Il risultato estetico, ravvisabile nelle quindici tele, è stato di grande impatto, con una carrellata di immagini fortemente espressive sia nella scelta iconografica, che in quella cromatica.
Maria Savarese
La mostra, patrocinata dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli Assessorato alla Cultura, dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, è realizzata grazie al contributo dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione, dalla Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia, dalla Fondazione My Earth e dalla Società Cadipa.
L’esposizione è il risultato di un progetto culturale iniziato circa quattro mesi fa in seguito ad una visita condotta all’interno dell’Istituto, durante la quale è stato possibile ammirare i lavori artistici eseguiti dai ragazzi nel corso degli anni: dipinti, ceramiche, presepi in terracotta, sculture.
La proposta è stata quella di strutturare un laboratorio di pittura - diretto e coordinato da Bruno Fermariello, interamente documentato dalle fotografie e dalle riprese video di Silvio Siciliano - che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di quasi tutti i ragazzi dell’Istituto, i quali, dal mese di gennaio, per due volte la settimana, hanno dipinto insieme all’artista napoletano raccontando per immagini la storia di Gilgamesh, un semidio, secondo la tradizione re di Uruk, in Mesopotamia, vissuto nel II millennio; un testo pieno di fascino e di spunti da rappresentare…la regalità, la forza, bellezza, il mostruoso, la morte…elementi tali da consentire loro una temporanea, ma salutare regressione estetica. Un testo, però, al tempo stesso capace di far riflettere i ragazzi sul significato della crescita, sulla necessità di abbandonare il proprio narcisistico punto di vista, in direzione di una più ampia accettazione della realtà.
Il racconto di Gilgamesh ha coinvolto, così, emotivamente tutti loro consentendo una maggiore disponibilità a lasciarsi andare, ad essere spontanei, anche se al buon esito dell’incontro tra l’eroe antico e i ragazzi ha contribuito in maniera determinante la forte componente Rom presente in Istituto, in particolar modo un gruppo di giovani zingare che ha saputo recepire tutti gli elementi magici del testo trasferendoli direttamente sulla tela. E’ proprio per questo se sono tornati in vita, così, tutti gli elementi archetipici presenti nella storia di Gilgamesh…la regalità, la bellezza, il mondo naturale antropomorfizzato, il demoniaco…è grazie a loro se in questa mostra ci viene presentato un Gilgamesh dalle fattezze inconfondibilmente gitane.
Il lavoro è stato organizzato quotidianamente come in una grande bottega di pittura, dalla fase creativa dei bozzetti su carta a quella della realizzazione finale su tele di grandi proporzioni, possibile grazie alla proiezione degli ingrandimenti digitali dei disegni sul bianco della tela.
Il risultato estetico, ravvisabile nelle quindici tele, è stato di grande impatto, con una carrellata di immagini fortemente espressive sia nella scelta iconografica, che in quella cromatica.
Maria Savarese
06
giugno 2007
Bruno Fermariello – Gilgamesh
Dal 06 al 24 giugno 2007
arte contemporanea
Location
CASTEL DELL’OVO
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 10,00 alle 18,00
Domenica e festivi dalle 10,00 alle 13,00
Vernissage
6 Giugno 2007, ore 17,30
Autore
Curatore