Artista e progettista poliedrico, Bruno Vaerini presenta, presso l’omonimo spazio espositivo, i tavoli progettati nell'anno 2008-2009. Si tratta di prototipi e modelli unici contrassegnati da una raffinata ricerca linguistica e da un’alta sperimentazione tecnica.
Il movimento è ciò che distingue la ricerca di Vaerini perché il movimento è l’estetica della vita applicata al design della quotidianità.
Tutto vibra, brulica, freme e, in attesa di prendere il volo, anela alla leggerezza e alla trasparenza dell’aria. E’ una dialettica fra piano e basamento la sua, che tesse nella luce infinite variazioni sul tema del tavolo.
Le lastre di vetro del piano sono momentanee pacificazioni circolari, ma sotto, nelle basi dei tavoli, c’ è tutto un brulichio di linee fluide e spezzate che si agita, nel fremito di una geometria vitalistica.
È una stessa linea-forza che investe tutti i basamenti e che ora si schiude disegnando i petali di un fiore (“Petalo”), ora si avvolge nelle ali di due farfalle (“Rosso Alicante”), ora scorre nelle ripiegature di una superficie continua (“Pivot”), poi esplode in un sobbalzo centrifugo (“Filo”), infine si spezza in aste metalliche cadute come per caso (“Shangai”).
I tavoli di Vaerini sono ambientati in un suggestivo allestimento che vede l’esposizione di altri elementi di arredo quali raffinate carte da parati e preziosi marmi, in modo da ricreare l’ambiente-casa, mentre l’esterno dell’Atelier sarà rivestito da scenografiche architetture del verde.

In occasione dell’apertura della mostra il 10 novembre alle ore 18,30, si terrà la conferenza "espressività e materia nell'architettura d'interni", tenuta dal prof. Matteo Pirola, docente del Politecnico di Milano.